Chi mantiene l'INPS in attivo? Gli iscritti alla Gestione Separata!
27 Aprile 2009 Previdenza
Segnaliamo un interessante articolo di Giorgio Meletti, pubblicato su Corriere Economia di oggi lunedì 27 aprile 2009, dal titolo “I precari che mantengono l’INPS”, dove si pone la questione: “Chi paga le pensioni? Chi copre gli sbilanci provocati da una base demografica che, per alcune categorie, non rende possibile mantenere milioni di pensionati cui fanno da controparte poche centinaia di migliaia di lavoratori?”.
Già. Chi paga le 15 mila pensioni erogate a esponenti del clero, a circa 2 milioni di coltivatori diretti (mentre solo 500.000 sono in attività), ai 120.000 dirigenti industriali a riposo (il cui ente l’INPDAL è fallito e l’INPS si è caricato dell’onere di pensioni medie superiori ai 50.000 euro l’anno)?
Risposta. A pagare sono 2 categorie: i 13 milioni di lavoratori dipendenti pagano con un’eccedenza di 6,5 miliardi sulle pensioni (residuo dopo aver pagato i propri pensionati) e con un residuo di 5,5 miliardi sul Fondo prestazioni temporanee (lo stesso che paga CIG, malattia, sussidi ecc.) e gli iscritti alla Gestione Separata, che dopo aver pagato una ridicola pensione (inferiore ai 1.500 euro l’anno) ai 230.000 della categoria che si sono ritirati dal lavoro, pur essendo meno di un milione di persone, contribuiscono alle pensioni delle categorie indicate, con un’eccedenza di 9 miliardi!
Fondo | Saldo in miliardi di euro |
Lavoratori dipendenti | +6,5 |
Prestazioni Temporanee | +5,5 |
Lavoratori elettrici | -2,0 |
Lavoratori dei trasporti | -1,0 |
Lavoratori telefonici | -0,7 |
INPDAI (dirigenti d’azienda) | -3,5 |
Coltivatori diretti | -5,5 |
Artigiani | -4,0 |
Parasubordinati (collaboratori e Professionisti iscritti alla Gestione Separata) | +9,0 |
TOTALE | +4,3 |