La sconfitta della Sinistra in Europa? Non ha capito il mondo del lavoro autonomo
29 Settembre 2009 Lavoro
Un’interessante intervista a Giuliano Amato, condotta da Aldo Cazzullo, trova spazio oggi, 29 settembre 2009, sul Corriere della Sera. La sconfitta delle Sinistre in Europa per l’ex Presidente del Consiglio non è del tutto estranea alla capacità della politica di raccogliere e interpretare le istanze del lavoro professionale autonomo. Si legge nell’articolo Amato: «Il socialismo si rinnovi Il mondo del lavoro ora è diverso»:
Giuliano Amato individua le cause della caduta delle sinistre in Europa: “Perchè non abbiamo avuto la capacità di interpretare il cambiamento […] i partiti socialisti non possono che rappresentare il mondo del lavoro, a meno di cambiare nome e natura. Ma se nel XX secolo potevano restare ancorati alla ‘costituency’ di partenza del lavoro dipendente, oggi non è più così. Oggi, se non tieni conto del lavoro autonomo, semiautonomo, pofessionistico e naturalmente del lavoro precario, la maggioranza non la fai […]. E pesa la trasformazione del mondo del lavoro che ha creato una specie di terreno supplementare di contesa politica, al di là del terreno classico che nel XX secolo era delimitato dal perimetro comune a sindacato e partito socialdemocratico. Sul terreno supplementare non arriva il sindacato, che tutela solo i lavoratori rappresentati dalla contrattazione collettiva. L’editoriale di Dario Di Vico sugli autonomi ha come rimescolato una pentola in ebollizione. Mi hanno colpito le molte lettere arrivate al Corriere, espressione di un mondo che sta fuori dall’agone elettorale e non si è riconosciuto nei partiti socialdemocratici.”
1 Commenti
Giovanni
Replyera ora che se ne accorgessero! ho smesso di votare a sinistra quando hanno approvato il protocollo del welfare (un nome che è una beffa: quale welfare?!!!), per far andare in pensione miei coetanei a mie spese, mentre io devo lavorare ancora per raggiungere i 65 anni, nonostante abbia più di 40 anni di lavoro.