Da dove vengono i soldi per gli assegni ai collaboratori? Li pagheremo noi?
30 Novembre 2009 Diritti, Lavoro, Previdenza
I giornali di oggi annunciano che aumenterà l’assegno una tantum per i Co.co.pro. o meglio per quei collaboratori a progetto che rientrano in una serie di condizioni: a) che operino in regime di monocommittenza; b) che abbiano conseguito l’anno precedente un reddito lordo non superiore a 20.000 euro e non inferiore a 5.000; c) che abbiano fatto, nell’anno di riferimento, almeno un versamento contributivo alla Gestione Separata; d) che restino senza contratto di lavoro per almeno due mesi; e) che risultino accreditati nell’anno precedente per almeno tre mesi presso la gestione separata dell’Inps.
All’assegno non hanno diritto i professionisti con Partita IVA.
Ciò che i giornali non dicono è come sarà finanziato l’aumento dell’assegno ai Co.co.pro. Siamo molto preoccupati poiché temiamo di essere chiamati a finanziare un’indennità da cui siamo esclusi. Non sarebbe la prima volta, dato che siamo obbligati a pagare per l’indennità di malattia domiciliare e per i congedi parentali, senza aver alcun diritto a ricevere queste prestazioni.
8 Commenti
Michele
ReplySegnalo che il sole 24ore di oggi lunedì 30 novembre dedica le prime tre pagine ai professionisti e alle loro difficoltà nella crisi attuale.
Oltre all’articolo di fondo pagina ci sono approfondimenti e storie, tutti su architetti, avvocati e altri professionisti con ordini. D’altra parte è ad essi che viene normalmente dedicata la sezione professioni.
Quando il sole24 ore, il principale giornale economico nazionale, si accorgerà del fatto che ci sono anche altri professionisti?
Dario
Reply.. e aggiungo: i lavoratori autonomi uomini finanziano anche la maternità senza avere diritto a forme di “paternità” alcuna..
Pat
ReplySono state organizzate manifestazioni martedì 1° dicembre a Milano e a Roma
contro l’aumento dell’INPS gestione separata. Partecipare è fondamentale
per il futuro dei professionisti iscritti alla gestione separata.
Anche se non potete venire di persona fate in modo che la notizia
delle manifestazioni giunga al maggior numero di professionisti senza
cassa (consulenti, informatici, bibliotecari, fisioterapisti, traduttori,
interpreti) nel più breve tempo possibile: i tempi stringono.
Per ricevere informazioni, inviate un messaggio a:
manifestazioni@traduzioni-inglese.it
Andrea
ReplyScusate se mi ripeto .. e con tutto il rispetto per le iniziative proposte e per chi le organizza, ma … riporto da un mio precedente post:
“.. sono dell’idea che finchè ci ostineremo a sperare nel buon senso dei nostri politici ci sarà il tempo per finire tutti noi sul lastrico a fare la fila alla caritas mentre i “pre-pensionati” a fare spiaggia a sharm-el-sheik!
Credo non valga la pena neanche fare manifestazioni a Roma come qualcuno ha proposto, servirebbe solo a farci guardare sulla testa dalle finestre del Palazzo dai potenti italioti di turno; a mio avviso non ci resta che rivolgerci al Parlamento europeo e denunciare il tutto come si farebbe normalmente andando alla prima stazione dei carabinieri per denunciare un furto di galline.
Sbaglio a pensare che la nostra unica speranza sia Strasburgo? Sono pronto farmi promotore di campagna di autotassazione collettiva per finanziare spedizione di nostri rappresentanti volontari al di fuori dei confini di questo piccolo piccolo paese. Attendo considerazioni e proposte.”
Andrea
ReplyScusate se mi ripeto .. e con tutto il rispetto per le iniziative proposte e per chi le organizza, ma … riporto da un mio precedente post:
“.. sono dell’idea che finchè ci ostineremo a sperare nel buon senso dei nostri politici ci sarà il tempo per finire tutti noi sul lastrico a fare la fila alla caritas mentre i “pre-pensionati” a fare spiaggia a sharm-el-sheik!
Credo non valga la pena neanche fare manifestazioni a Roma come qualcuno ha proposto, servirebbe solo a farci guardare sulla testa dalle finestre del Palazzo dai potenti italioti di turno; a mio avviso non ci resta che rivolgerci al Parlamento europeo e denunciare il tutto come si farebbe normalmente andando alla prima stazione dei carabinieri per denunciare un furto di galline.
Sbaglio a pensare che la nostra unica speranza sia Strasburgo? Sono pronto farmi promotore di campagna di autotassazione collettiva per finanziare spedizione di nostri rappresentanti volontari al di fuori dei confini di questo piccolo piccolo paese. Attendo considerazioni e proposte.”
anna soru
ReplyE’ beneaccetta ogni iniziativa ! L’associazione si basa proprio sul fatto che ci sono soci che avviano delel iniziative e le portano avanti
Andrea
ReplyBenissimo, propongo:
1. campagna di candidatura tra soci ACTA con la selezione di persone che sappiano bene l’inglese e che in tale idioma possano conferire con competenze in materie giuridiche e fiscali o supportate da persone che abbiano tali competenze;
2. consultazione per individuare con precisione enti e/o persone da interpellare a Strasburgo per andare a colpo sicuro e mirato ed esporre con efficacia ed efficienza le nostre istanze;
3. individuazione delle modalità istituzionali per contattare tali enti/persone e fissare un incontro a breve;
4. calcolare i costi totali della trasferta, e la loro composizione, per definire l’entità possibile della quota individuale di autotassazione.
Da solo non riuscirei a sviluppare queste attività, se la proposta originaria può interessante e si vuole perseguirne l’obiettivo dovremmo muoverci insieme e per tempo ottenendo i primi elementi utili relativi ai punti di cui sopra.
Rincaro la dose: io non punterei allo scongiurare l’ulteriore aumento dell’aliquota, andrei deciso con l’istanza di equità e quindi di equiparazione della contribuzione INPS della P.IVA a quella degli altri contribuenti, altrimenti sarebbe letta come un’ammissione della giustezza dell’aliquota del 26,72%!
Cristina Zanni
ReplyBene Andrea, ma ora bisogna farlo.
Se vuoi candidarti a coordinare l’iniziativa, forniscici i tuoi riferimenti, puoi organizzare una riunione in Via Menabrea, la sede è a disposizione.
Cristina Zanni – cd ACTA