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Buone notizie, ma non abbastanza

18 Dicembre 2009 Diritti, Lavoro, News, Previdenza

La Legge Finanziaria approvata ieri dalla Camera dei Deputati prevede alcuni provvedimenti a favore degli iscritti alla Gestione Separata, MA SENZA ALCUN AUMENTO DEI CONTRIBUTI INPS!

Siamo soddisfatti:  è una vittoria che abbiamo raggiunto tutti insieme grazie alle iniziative messe in campo da ACTA e dai suoi iscritti nell’ultimo mese! Tuttavia non è abbastanza: nel prossimo anno l’aliquota INPS per gli iscritti alla Gestione Separata aumenterà di 1 punto percentuale come previsto dal Protocollo sul Welfare del 2007. Questo significa che DOBBIAMO CONTINUARE  CON NUOVE INIZIATIVE E MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE. Leggi il Comunicato Stampa (riportato anche da Corriere.it – Generazione PRO PRO):

Comunicato Stampa ACTA su Finanziaria 2010

Cristina Zanni

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11 Commenti

  1. Gian Franco

    Reply

    Bene, come primo punto va bene!
    Ora abbiamo anche più energia per continuare con le nostre piccole azioni!

    18 Dic 2009
  2. Federico

    Reply

    BENISSIMO!!!!
    Sicuramente sono servite tutte le iniziative prese in questo mese…
    Resta però l’aumento già programmato della aliquota INPS per il 2010, proprio per questo non dobbiamo abbassare la guardia e continuare a farci sentire per uscire dall’invisibilità e far valere le nostre legittime richieste.

    18 Dic 2009
  3. Gian Franco

    Reply

    Che ne pensate di cominciare a sollecitare i rappresentanti che non ci hanno risposto?
    Chiunque vuole continuare mi contatti al gf.contu@gmail.com

    18 Dic 2009
  4. Elena Doria

    Reply

    Scusatemi, ma io non me la sento proprio di cantar vittoria.
    L’aumento dell’1% rimane e dalla manovra è sparito il riferimento al Comitato di Vigilanza per la Gestione separata.
    Il riferimento avrebbe permesso il rinnovo del Comitato che è scaduto a luglio.
    Per chi non sapesse, come me fino a poco tempo fa, dell’esistenza del Comitato di Vigilanza per la Gestione separata riporto quanto trovato in rete
    “Si compone di tredici membri, di cui due designati dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali e cinque designati dalle Associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi in rappresentanza dell’industria, della piccola impresa, dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura. Sei membri sono invece eletti dagli iscritti al fondo”.
    Ma qualcuno di voi ha mai partecipato alle elezioni per questo Comitato?

    Chi ne sa qualcosa in più?

    Ciao
    Elena

    19 Dic 2009
  5. anna

    Reply

    La presentazione dei candidati richiede moltissime firme (non ricordo esattamente quante) di persone che hanno versato alla gestione separata (almeno una volta, non necessariamente al momento dell’elezione devono versare a tale fondo). Inoltre l’INPS aveva pubblicizzato le elezioni solo quando le liste dei candidati erano già chiuse, impedendo di fatto la possibilità di proporre candidature alle associazioni come ACTA che con hanno legami consolidati con le istituzioni.
    Di fatto solo i grandi sindacati (e non tutti) sono riuscite a mandare un loro delegato.
    I votanti sono stati pochissimi, confermando che gli iscritti non si identificano nei candidati proposti. E questo lascia dei dubbi anche sull’effettiva rappresentanza degli iscritti da parte dei membri eletti.
    E’ sicuramente sbagliato eliminare il comitato di vigilanza, ma nel chiederne il reintegro bisognerebbe chiedere anche nuove regole per la definizione dei candidati e per le elezioni.

    19 Dic 2009
  6. Elena Doria

    Reply

    Anna,
    fatto è che pur non sentendomi del tutto sprovveduta io di queste elezioni non ho mai sentito parlare.
    Penso che i votanti siano stati pochissimi perché non se ne sapeva nulla o quasi.
    Penso che dovremmo lavorare su questa cosa. Chiedere che si ripristini il Comitato, nuove elezioni, con regole trasparenti, in modo da poter presentare nostri candidati.

    Mi sembra una richiesta minima, per noi una nuova battaglia che forse riusciamo a spuntare (mica chiediamo riduzioni di aliquote, non tocchiamo i “piccioli”).

    Non saprei dire se adesso, passata la finanziaria, sia tecnicamente possibile fare qualcosa.

    Cosa ne pensano e sanno gli altri e le altre?

    Ciao Elena

    20 Dic 2009
  7. Elena Doria

    Reply

    Scusatemi se intervengo ancora.
    Ho lasciato un messaggio nella bacheca FB di Acta.
    Allora, la campagna iscrizioni è giustissima e molto importante. Ma penso che per convincere bisogna offrire qualcosa in cambio.
    Penso ad esempio ad un servizio di assistenza per recuperare i pagamenti da clienti che non ne vogliono sapere.
    The-Checklist http://www.the-checklist.org/, è anche una mailing list, anzi è nata tale.
    Qui i e le traduttrici si scambiano informazioni sulle abitudini di pagamento dei clienti.
    Spesso le colleghe devono ricorrere alle vie legali e sappiamo tutti che vuol dire. Non di rado il cliente risiede all’estero e son dolori.

    Mettiamo su un servizio del genere? che ne pensate? Tutto da vedere e pensare certo.

    Aggiungo: da un lato certo dobbiamo continuare a batterci e per così dire “uscire all’esterno” ma dall’altro dobbiamo definirci anche in altro modo.

    Ciao

    Elena

    20 Dic 2009
  8. Adele Oliveri

    Reply

    Come scrivevo in altra sede 🙂

    “A livello dell’UE esiste già qualcosa del genere (un servizio di recupero crediti): http://ec.europa.eu/justice_home/judicialatlascivil/html/epo_information_it.htm
    Ancora per fortuna non mi è mai servito, ma so di una collega (traduttrice) che l’ha utilizzato. Il servizio però non è gratuito: la collega aveva un credito di 164 euro e i diritti pretesi dal tribunale ammontavano a 39 euro.
    Il vantaggio è che basterebbe, da quel che ho capito, compilare il modulo e inviarlo, e la cosa procederebbe poi autonomamente (non c’è obbligo di comparire in tribunale).
    Non so se sia possibile utilizzarlo per le transazioni interne (cioè per recuperare crediti vantati nei confronti di un cliente del proprio paese), ma possiamo certamente approfondire.

    21 Dic 2009
  9. Adele Oliveri

    Reply

    Sono d’accordo. Anna, pensi si potrebbe inserire questa richiesta tra quelle relative alle pensioni, nei quattro punti che stiamo elaborando?

    21 Dic 2009
  10. Kristina Pisa

    Reply

    a dire il vero la pagina non esiste… non è chiaro se la stanno effettivamente aggiornando dato che la pagina in cui è contenuta l’informativa circa l’aggiornamento è del febbraio 2009

    qualcuno sa di più in merito a questo servizio europeo di recupero crediti?

    21 Dic 2009
  11. Adele Oliveri

    Reply

    Ciao Cristina, la pagina esiste eccome, ci sono appena entrata io. Il link nel post precedente si è spezzato, prova a ricopiare nel tuo browser tutto l’indirizzo compreso tra **: ** http://ec.europa.eu/justice_home/judicialatlascivil/html/epo_information_it.htm **, ripeto deve funzionare per forza perché la pagina l’ho aperta in questo momento.

    21 Dic 2009

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Buone notizie, ma non abbastanza

di Cristina Zanni tempo di lettura: <1 min
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