Corriere Economia sulle pensioni contributive
15 Febbraio 2010 Previdenza
Il Corriere Economia pubblica l’articolo di Massimo Fracaro “Pensioni ecco quanto rende dare i soldi all’INPS” dove si trova uno studio che analizza il rendimento dei contributi versati all’INPS con il sistema contributivo. L’analisi è secondo ACTA piuttosto discutibile. Una risposta di Anna Soru e i dubbi relativi all’analisi pubblicata dal Corriere sono espressi nell’intervista realizzata successivamente da Jacopo Tondelli con il titolo “Il vero nodo da sciogliere è il potere d’acquisto” (Pag. 3, Corriere della Sera, 15 febbraio 2010), che riportiamo qui di seguito:
3 Commenti
Gian Franco
ReplyE’ veramente incredibile!
Ancora oggi vengono espressi dei pensieri da parte dei giornali, cercando come un ago in un pagliaio, gli aspetti positivi in un sistema previdenziale che è solo iniquo e negativo. Basti sentire chi ha avuto a che fare fino ad oggi con questo sistema, e in questo caso non parlo solo di professionisti ma anche di collaboratori iscritti alla efficientissima gestione separata.
La mia sensazione, che può perfino essere discutibile, nel momento in cui devo versare i miei contributi è che devo togliermi di tasca dei soldi e buttarli via. Altro che attendermi un rendimento, sono perfettamente consapevole che, andando bene le cose, con il sistema previdenziale italiano, dovrò lavorare almeno fino ad ottanta anni per potermi comprare il pane negli anni che mi rimangono!
Ringrazio Anna che è sempre attenta ad intervenire per render noti i problemi della nostra categoria.
Mayumi Sasao
ReplyHo letto ieri sia l’articolo che l’intervento di Anna che ringrazio. Devo ancora digerire bene l’argomento e non ho capito bene come calcola le Progetica. Come lo accennava Anna, se lasciamo i nostri soldi per 20 anni, non dovrebbero renderli più? Perché dobbiamo cercare altre pensioni oltre quelle dell’INPS che sono già pesanti? A me veniva un dubbio: Non è che il Corriere e questa Progetic srl stiano aiutando qualche società che offre pensioni integrali o complementari? Quando siamo tartassati così, non possiamo più comprare niente. I soldi che dovrebbero circolare bene nel mondo sono fermi in qualche cassa o fondo… Certamente non aiuta l’economia.
Umberta Mesina
ReplyVolevo preparare un articolo su questo articolo ma non riesco ancora ad avere la versione cartacea e le tabelle che dovrebbero esserci.
A occhio e croce, comunque, si tratta di quella che viene comunemente definita “aria fritta”. Se l’Inps fosse un investimento finanziario sarebbe efficiente. Disgraziatamente l’Inps non è un investimento finanziario ma lo strumento per pagare le pensioni e non sembra efficiente nel raggiungere *questo* scopo!
Grazie per i documenti che mettete a disposizione anche dei non-soci. Se riuscirò a scrivere l’articolo, ve lo farò sapere. Non sarà di carattere economico, però.
Saluti,
Umberta Mesina