Manifesto FeLSA CISL condivisibile solo in parte
17 Giugno 2010 Diritti, Lavoro, News
La FeLSA CISL lancia il proprio Manifesto per gli atipici e le Partite IVA (.PDF in download, 4,6 MB), un documento che merita di essere letto. Accanto a proposte che possono essere interessanti (come l’elevazione del tetto dei contribuenti minimi a 70mila euro), ribadisce il tema dell’aumento dei contributi previdenziali a cui siamo profondamente contrari, sebbene d’accordo sulla rivalsa obbligatoria di due terzi al datore di lavoro, e addirittura un nuovo +1% per finanziare ammortizzatori sociali e varie. Su questo aspetto noi non siamo d’accordo perché:
- l’attuale aliquota del 26,75% è insostenibile e va portata al 22%;
- versamenti a Casse previdenziali e assistenziali private o associative non devono essere imposti per Legge, ma semplicemente detassati onde consentire a chi vuole di associarsi al Fondo che meglio preferisce;
- non crediamo affatto alla logica degli enti bilaterali perché sono un esempio di salsa che costa più del pesce, utile a distribuire prebende ai sindacalisti;
- lo stesso vale per la formazione professionale, che chiediamo sia deducibile dal reddito e non imposta tramite la logica burocratica e di scarsa qualità degli enti bilaterali.
Riteniamo positivo lo sviluppo di questo dibattito sui nostri temi. Vorremmo, però, far sentire la nostra voce e non soltanto doverci accodare alle proposte di chi come la CISL non ha alcun titolo per rappresentarci.