Statuto lavori autonomi, maneggiare con cura
31 Luglio 2010 Diritti, Lavoro
Sul sito nelMerito.com – che si propone di approfondire temi sociali, economici, giuridici, istituzionali – si sta sviluppando un confronto sulle diverse ipotesi di Riforma di lavoro proposte entro la Sinistra, che interesserebbero sia il lavoro dipendente sia quello autonomo. Il dibattito riguarda in particolare le proposte del senatore Pietro Ichino sul contratto unico, il “Decalogo sul lavoro” di Stefano Fassina, responsabile economico del PD, e lo Statuto dei lavori autonomi di Tiziano Treu.
Anche ACTA contribuisce al dibattito. Dopo l’intervento di Sergio Bologna “Il lavoro autonomo ha preso parola” il sito nelMerito.com pubblica il contributo di Anna Soru “Lo Statuto dei lavoratori autonomi: un’opportunità da maneggiare con cura“. Si legge nell’articolo a proposito delle politiche del lavoro discusse all’interno del PD:
E’ un piano che ha il merito di voler contrastare la precarietà e le difficoltà degli outsider e di voler rappresentare il lavoro in tutte le sue forme, ma in definitiva non ha il coraggio di superare i modelli del passato […] La strategia di Welfare delineata prevede una estensione delle misure attuali a tutto il lavoro dipendente e al lavoro atipico e una “graduale introduzione di una base di ‘diritti di cittadinanza’ per tutte le forme di lavoro”. Sembra una formula per accontentare tutti (noi ci ritroviamo nella richiesta di diritti di cittadinanza), ma che, nonostante il richiamo alla flexsecurity, evidenzia l’assenza di una reale volontà di abbandonare un Welfare costruito esclusivamente sul lavoro dipendente.