Pensioni: “Meglio l’ignoranza del sommovimento sociale”?
6 Ottobre 2010 News, Previdenza
Le dichiarazioni del presidente dell’INPS Antonio Mastropasqua confermano le denunce di ACTA sulle omissioni del Governo sulle Pensioni dei lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Il Governo chiarisca subito perché preferisce tenere nell’ignoranza i lavoratori italiani.
Il presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Antonio Mastropasqua ha annunciato che la prossima settimana saranno inviate circa 4 milioni di lettere agli Iscritti alla Gestione Separata INPS per spiegare come consultare online la posizione previdenziale personale. Non sarà possibile per i lavoratori simulare sullo stesso sito quello che dovrebbe essere la pensione che percepiranno al momento della quiescenza perché – come dichiarato oggi da Mastropasqua secondo il Corriere della Sera
se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale.
È una dichiarazione gravissima che deve essere ulteriormente chiarita dalle più alte cariche dello Stato, a partire dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Questa dichiarazione conferma in maniera franca e diretta tutto quanto è stato denunciato da ACTA negli ultimi anni, in particolare che la Gestione Separata:
- non assicura una pensione dignitosa poiché con il sistema contributivo viene meno ogni principio di solidarietà;
- non restituisce in proporzione a quanto prende e dunque manca di equità.
La Gestione Separata INPS ha principalmente l’obiettivo di drenare risorse con cui coprire i buchi dell’Istituto di Previdenza. Questa operazione non soltanto è iniqua, ma grava sulle categorie più deboli del nostro mercato del lavoro.
L’affermazione di Antonio Mastropasqua conferma la consapevolezza intorno alla situazione e la volontà di tenere nell’ignoranza i contribuenti sulla pensione che riceveranno. È un atto di deliberato sovvertimento dei principi più elementari di governo democratico delle Istituzioni.
Altro che Busta Arancione!
Il ministro Maurizio Sacconi risponda di queste omissioni e mantenga le promesse.
- Scarica il Comunicato Stampa ACTA (.PDF in download)
39 Commenti
Dilva
ReplyE’ ora di agire.
Alessandro
ReplyPurtroppo non siamo operai della Fiat, quindi dubito che i giornali daranno risalto al comunicato stampa di ACTA. Comunque tentar non nuoce…
rinaldo
ReplyARRIDATECI I NOSTRI SOLDI ! ! ! ASSALTIAMO I PALAZZI DEL POTERE ! R I V O L U Z I O N E !!!
Samanta (Ufficio Stampa ACTA)
Reply@Alexander: abbi fede! Stanno già arrivando i primi riscontri. Il comunicato sta girando tra le agenzie e in rete.
Marcello
ReplyChe schifo, truffati dallo stato, sapendo di essere truffati!
Ma come facciamo a sfuggire al pizzo di stato? Se non paghiamo la tangente all’INPS vegliamo taglieggiati ulteriormente, cominciano ad arrivare le cartelle esattoriali e di conseguenza ci rubano gli ultimi risparmi, l’auto, la casa, la dignità, tutto. Siamo destinati a essere socialmente sodomizzati.
Comincio a capire il perché in molti paesi del sud i cittadini preferiscano mafia e camorra alla presenza dello stato, quest’ultimo è molto, molto, molto più avido.
Non sto’ esagerando, ne lo dico con sarcasmo o ironia, penso veramente quello che ho scritto anzi, ne sono sempre più convinto.
Che schifo, sono disgustato, chi governa ora è il peggio del peggio, ma spero di cuore che non torni mai il PD al governo, per le partite IVA iscritte alla gestione separata sarebbe il requiem finale.
Petra Haag
ReplyMeno male che ne sono consapevoli ….
Grazie a tutti voi che vi state adoperando invece!
Petra
Federico
ReplyRispolveriamo l’idea di andare davanti alla sede INPS di Milano…
Non bisogna lasciare passare la cosa senza dire nulla, quoto Dilva, bisogna agire.
Elsa Bettella
ReplyHo anche altri elementi per essere d’accordo di passare all’azione ma, per pudore e simpatia verso i più giovani, non svelerò l’ammontare della mia pensione da parasubordinato che percepisco da qualche mese…
Gian Franco
ReplyIo penso che se andiamo avanti così il sommovimento sociale ci sarà lo stesso, anche se il direttore dell’Inps continuerà a nascondere la verità sul destino dei nostri soldi. Il sistema italiano è squilibrato e prima o poi la bilancia che pende troppo da una parte si rompe, allora saranno periodi neri per tutti. Dobbiamo lanciare messaggi forti che facciano intendere la nostra volontà di andare avanti fino ad ottenere ciò che è un nostro diritto, cioè di non essere discriminati. Ma immaginate un po’, “discriminati dallo Stato”. Un Parlamento, se non cieco completamente, dovrebbe, se non per buonismo disinteressato, perlomeno per interesse economico, vedere con un po’ di lungimiranza lo sviluppo della nostra categoria come un elemento su cui contare per la crescita dell’Italia… e invece….
sandro
ReplyNon capisco: il problema e’che ci stanno prendendo in giro o il SAPERE che ci stanno prendendo in giro ??? No, perche’ che ci stiano prendendo in giro lo so gia’, da sempre.
sandro
ReplyUna rettifica all’articolo: le lettere che verranno inviate la settimana prossima sono 4 MILIONI, non 4 MILA, come detto qui: http://rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/View.aspx?ID=2010100616820306-1
Vado a preparare le valigie 🙂
Stefano
ReplyVeramente incredibile: è ora di fare qualcosa di ecclatante.
Perché non proponiamo una forma di “resistenza civile”, invitando TUTTI i professionisti con partita iva iscritti alla gestione separata a non pagare la 2° rata dei contributi INPS prevista per novembre?
Si potrebbe pagare in primavera – con sanzioni minime – ma l’INPS si accorgerebbe di cosa significa avere contro i liberi professionisti (soprattutto dal punto di vista dei loro flussi di cassa, che è l’unica campana che stanno a sentire).
Forza e coraggio
rinaldo
ReplyLo ripeto. Io sono per gli atti di forza! Scusate ma mi ribolle il sangue e riemerge la mia giovanile inclinazione alla ribellione e alla passionale esternazione… siamo troppo teneri ed è per questo che ci mettono a 90! Stefano: “resistenza civile”? Ma quale resistenza! Qui serve opposizione! Barricate!
Inoltre mi sembra chiaro che la maggior parte dei professionisti subisce senza protestare. Da qui sorge una domanda: ma siamo sicuri che la maggior parte di noi sia informata o sia veramente vessata? … incomincio a dubitarne.
chiara
ReplyConcordo con Stefano, siamo troppo sparsi per dare vita ad una manifestazione visibile che ci porti in Ia pagina ed allora “resistenza civile”. NON PAGHIAMO e chiediamo risposte per l’intera categoria. C’è la possibilità di ricorrere a istituzioni europee per denunciare un trattamento non equo? Io non ne so nulla, cerco ora qualcosa in rete. Comunque sia, agiamo SUBITO!
Alberto
ReplyLa situazione non é più tollerabile, indipendentemente dalle ultime dichiarazioni del presidente Inps. E’ indispnsabile trovare un sistema di protesta che vada oltre ai nostri scambi di opinione, E al più presto.
Se c’é qualche iniziativa in corso o si sta pensando a qualcosa di concreto la mia mail la conoscete.
rinaldo
Replyperché non ci raduniamo tutti a roma con una protesta visibile forte? troviamo una data “sensibile” ma facciamolo subito. Ma con grinta, non le solite e composte proteste educate, rispettose, che non graffiano, e non portano sulla scena le nostre proteste! Ripeto dovremmo trovare un luogo o una manifestazione di forte visibilità…
Dario
ReplyCosì il sito satirico Spinoza.it commenta la vicenda:
Sul suo sito internet, l’Inps impedisce ai precari di conoscere l’entità della loro pensione “per evitare un sommovimento sociale”. Così invece sì che staranno tranquilli.
Ai precari che vogliono capire quanto spetterà loro di pensione, l’Inps non fa vedere niente. Io questa la chiamo sincerità.
ACTA
ReplyOggi il Corriere della Sera ha ripreso la nostra protesta!! Leggi qui.
Gian Franco
ReplyAmici!
sto raccogliendo le adesioni per spedire un fiume di email ai politici che potrebbero, forse, in questo momento darci ascolto!
Rispondete numerosi dandomi il vostro consenso a partecipare all’indirizzo gf.contu@gmail.com
rinaldo
ReplyGian Franco hai la mia adesione
rinaldo
ReplyA chi è sfuggito, segnalo che anche la pagina introduttiva di Yahoo Italia nella finestra notizie riporta “Pensioni, cosa sta nascondendo l’INPS?” estrapolato da http://www.intrage.it
Francesca
ReplySono d’accordo con la proposta di Stefano di non pagare la seconda rata di novembre.
cristina
ReplyAnche noi abbiamo parlato di voi
http://www.walkonjob.it/articoli/903-news-1/166-linps-censura-le-pensioni-dei-precari-e-la-rete-si-rivolta
Dario
ReplyGrazie Cristina!
Catherine
ReplyPerché non ci informiamo per fare una class action?
Francesca
ReplyPerché non contattare la redazione delle Iene, di Striscia la notizia e della rubrica del TG5 L’Indignato speciale, per richiamare l’attenzione in particolare sulle ultime dichiarazioni del presidente INPS, ma più in generale anche sulla situazione di noi atipici?
Daniela Vladimirova
ReplyHo fatturato 30.000 euro, l’anno scorso, e quest’anno devo pagare 12.000 euro d’INPS (più irpef, più iva, più, più, più…). Sì ok, è saldo 2009 + anticipo 2010, è così che funziona, è normale… ma presto!
Qualcuno venga qui ad abbattermi prima che divento idrofoba.
Alessandro
ReplyMi sto convincendo che sia il nostro destino passare sempre da evasori, truffatori e manipolatori, anche quando cerchiamo di lottare per semplici diritti.
Un operaio metalmeccanico che blocca illegalmente un intero stabilimento è un eroe mediatico….noi, invece, siamo sempre e comunque dei “ricchi” disonesti…
Allarme in Rete, l’INPS dice che i precari saranno senza pensione
admical
ReplyMa scusate, sul resoconto dei soldi versati fino ad oggi alla gestione separata c’è questa nota:
“L’importo della pensione annua si calcola applicando al montante complessivo i seguenti coefficienti di trasformazione in base all’età: 57 anni 4,419%; 58 anni 4,538%; 59 anni 4,664%; 60 anni 4,798%; 61 anni 4,940%; 62 anni 5,093%; 63 anni 5,257%; 64 anni 5,432%; 65 anni ed oltre 5,620%; Per tenere conto delle frazioni di anno rispetto all’età, il coefficiente di trasformazione è incrementato di tanti dodicesimi della differenza tra il coefficiente previsto per l’età immediatamente superiore e il coefficiente previsto per l’età inferiore, moltiplicato per il numero dei mesi interi. Per esempio: per 58 anni e 6 mesi il coefficiente di trasformazione è pari a 4,601% (4,664-4,538=0,126×6/12=0,063+4,538=4,601).”
Quindi si può calcolare già quanto percepirai?!?!?
ipotizzando di versare 250.000 euro a 58 anni e sei mesi e avendo iniziato oggi a 25 anni, con un versamento medio di 7.500 annui, si percepirà una pensione di 958 euro nel 2043!!!
Secondo voi è corretto il mio calcolo? Cosa si comprerà con 958 euro nel 2043?
Anna Soru
Replyse ipotizziamo che i 7.500 euro versati manterranno il potere d’acquisto, se i coefficienti resteranno invariati e se i versamenti saranno continuativi, il calcolo è corretto e i 958 euro sarebbero al valore attuale. Le incertezze sono legate a tutti i se. In particolare i coefficienti non resteranno invariati perchè la speranza di vita media aumenta e difficilmente la rivalutazione permetterà di mantenere inalterato il potere d’acquisto.
gerardo di muri
ReplyE’ VERGOGNOSO CHE NESSUNO DEI NOSTRI GOVERNANTI E PARLAMENTARI PRENDA A CUORE LA QUESTIONE E CERCHI DI RISOLVERLA ALMENO PARZIALMENTE IMPEDENDO CHE NOI PROFESSIONISTI “SCASSATI” VENIAMO TRATTATI IN MANIERA DISUMANA E INCOMMENSURABILMENTE PEGGIORE DEI COLLEGHI “ORDINISTICI” PUR PAGANDO CONTRIBUTI NOTEVOLMENTE SUPERIORI E PUR PRIVI DEI PIU’ ELEMENTARI SOSTEGNI (CIG,MOBILITA’,ECC.)
CHI ASPETTIAMO A FARCI SENTIRE, COMINCIANDO AD ESEMPIO CON UNO SCIOPERO FISCALE TOTALE FIN QUANDO NON VERRANNO ASCOLTATE LE NOSTRE SACROSANTE PROTESTE?
Marina N.
ReplyE’ tutta una gigantesca tragedia. Ma una delle ragioni è ANCHE l’intoccabilità degli imbroglioni che occupano un enorme numero di posti fissi e di cui però è proibito parlare (a meno che non si sia di destra). Perché? Vorrei anche tanto sapere perché tolleriamo che INPS e INAIL siano saccheggiati dai nullafacenti che, NON solo nel servizio pubblico, restano intoccati e intoccabili.. questo servizio di Milena Gabanelli
http://www.youtube.com/watch?v=9Z8KRZYy2Pw
scoperchia solo la punta di un iceberg, che ha enormi diramazioni ANCHE nell’impresa privata. PERCHE’ facciamo finta di non saperlo? perché NON se ne può parlare? perché NON si può dire che i giovani sono tutti condannati al precariato ANCHE perché il sistema del lavoro italiano è bloccato da un numero spropositato di intoccabili che occupano posti che potrebbero essere resi liberi per gente disposta a lavorare invece di imbrogliare impunemente l’INPS tutta la vita? perché non si può dire che una delle ragioni per cui l’economia italiana è fra le più ferme del mondo, è il fatto che appena un imprenditore cresce di un centimetro viene strozzato con mille capestri? e che è per TERRORE di non poter mai più licenziare un delinquente che in moltissimi NON vanno oltre ai 15 dipendenti? e molti altri si guardano bene (per capestri similari) di superare i 35, i 40, e poi i 50 dipendenti? perché si cita SEMPRE il fatto che in Germania i salari sono più alti che da noi, e MAI che lì esiste un controllo sugli imbrogli e si possono licenziare i parassiti? perché siamo abituati alla demagogia che è velenosa quanto il fascismo.
alberto
ReplyOggi la FIOM ha comunicato che il contratto con FIAT/ Marchionne ci fa ritornare al secolo scorso.
Se sei un parasubordinato sei già nella preistoria.
IO
ReplyIl SOMMOVIMENTO SOCIALE inizierà presto. Anche qui vedremo scene come in Tunisia o Egitto dove la gente non ha manco più di che mangiare!
alberto
ReplyHo iniziato i versamenti nella gestione separata INPS nell’anno 1997
e per 10 anni.Il consulente INPS mi aveva assicurato che i contributi si sarebbero sommati ai 26 anni versati come dipendente.
Oggi ho 64 anni, sono disoccupato e non ho nè pensione,nè sussisio al
reddito.
L’INPS sta perdendo trasparenza ed assomiglia sempre più alle assicurazioni private-
Sono omertosi su questa materia ed oltre le già note dichiarazioni del presidente INPS ho avuto la conferma sentendo su radio 24 ore. le risposte di un esperto riguardo i voucher che guarda a caso sono sempre nella gestione separata.