Un’altra incauta dichiarazione di Mastrapasqua
22 Dicembre 2010 Previdenza
Come riportano numerose fonti giornalistiche (AGI, Milano Finanza etc.), intervenendo a Sky Tg24 Economia, il presidente dell’INPS Antonio Mastrapasqua è tornato sulla questione della Gestione Separata, dichiarando:
Gli iscritti alla Gestione Separata sono circa 3 milioni, è una platea molto eterogenea dove c’é un po’ di tutto, dai Co.Co.Pro. agli autonomi. E’ giusto dare le notizie, ma non fare allarmismo, per questo sottolineo che nelle banche dati INPS non c’é nessuna persona che risieda nella Gestione Separata per più di 5 anni e mezzo.
Più del 90% delle persone esce dalla Gestione Separata e va in altre gestioni, quindi fare simulazioni su 40 anni di Gestione Separata non è verosimile, non è realistico.
Mastrapasqua ha inoltre criticato la “carenza di informazione” intorno alla previdenza complementare e ha aggiunto:
[…] ora che il cantiere della previdenza è completato, e queste saranno le regole del gioco nei prossimi anni, c’é il dovere da parte di tutti gli attori, pubblici e privati, di fare una corretta informazione, non soltanto per vendere qualcosa, ma per far capire ai cittadini di cosa stiamo parlando.
Per prima cosa posso certamente smentire l’affermazione “non c’é nessuna persona che risieda nella Gestione separata per più di 5 anni e mezzo”. Contribuisco alla Gestione Separata ininterrottamente dal 1996, ovvero da quando è stata creata. E non sono un’eccezione, tutt’altro. Da dove viene dunque la dichiarazione del presidente dell’INPS?
C’è poi una seconda questione. Un recentissimo dossier INPS sulla Gestione Separata (.PDF in download), a pagina 14 parla di permanenza media di 3-4 anni, dovuto a un turnover dei contribuenti che negli anni più recenti è del 25-30% l’anno.
Come per il pollo di Trilussa occorre andare oltre questo dato medio, a cui si è probabilmente ispirato Mastrapasqua.
Le cause dell’elevato turnover sono ben spiegate nello stesso dossier INPS, che cita i numerosi interventi legislativi che hanno progressivamente ampliato la schiera delle tipologie di lavoratori costretti a versare i contributi alla Gestione Separata. Scopriamo così che effettivamente c’è un po’ di tutto perchè sono state assimilate ai collaboratori le tipologie più disparate: gli specializzandi in medicina, i praticanti che si preparano agli esami di Stato, i beneficiari di borse di studio integrative e i percettori di assegni per attività di tutorato o didattico integrative, i volontari del servizio civile, i percettori di voucher per lavoro accessorio domestico agricolo e stagionale ecc. Tutte posizioni temporanee, che si mischiano con le posizioni di ben più lunga durata dei collaboratori a progetto e dei professionisti.
E allora facciamo una corretta informazione, come suggerisce Mastrapasqua.
Da una parte ci sono lavoratori che versano contributi per alcuni anni o soltanto pochi mesi alla Gestione Separata e poi transitano verso altre gestioni, perdendo quanto versato visto che soltanto se raggiungono i 3 anni i versamenti potranno essere “totalizzati” e trasformati in pensione. E a questo proposito nel sistema contributivo sarebbe utile e doveroso che ogni euro versato possa concorrere a costituire il montante pensionistico (possibile che a distanza di oltre 15 anni dalla riforma pensionistica permangano queste vere e proprie trappole mangia-soldi?).
Dall’altra parte ci sono lavoratori stabilmente ancorati (prigionieri?) alla Gestione Separata che avrebbero diritto a un trattamento previdenziale equo e a un’informazione completa con l’invio della busta arancione, perchè fare delle simulazioni sulle pensioni che potranno ricevere non soltanto è realistico, ma doveroso.
15 Commenti
Marcello
ReplyProbabilmente questo signore ha fatto la scuola al PD di Bersani e dai Sindacati che venendo da un pianeta alieno non sanno come funzionano le cose qui sul pianeta terra che comunque amministrano…
Io foraggio questa fogna, questo buco nero dal 2001 da quando ho cominciato la mia sola e unica attività lavorativa, e accidenti con tutto il pizzo che pago ogni anno anziché ringraziarmi e farmi un monumento mi tocca sentire ste stronzate. Che schifo!
PS. psssss….svegliatevi sindacati….svegliatevi Bersani e Soci…oramai non possiamo più essere spremuti oltre, dopo non ci resta che chiudere e come ve li comprate i voti e le tessere se non potete più elargire disoccupazione e cassa integrazione ai dipendenti se noi partite iva chiudiamo? Perché lo sapete dove và tutto ciò che ci scippate vero? Lo sapete che l’INPS si regge in piedi grazie al sopruso perpetuato a noi autonomi della gestione separata?!?
PS2. psssss….svegliatevi sindacati….svegliatevi Bersani e Soci, lo sapete che è colpa vostra se il nano è al potere? Lo sapete che lui fa schifo ma voi siete peggio e quindi anche se io sono di sinistra non vi voto perché mi fate più schifo di lui e preferisco astenermi? Lo sapete che anche se sono iscritto alla gestione separata, sono Italiano, sono onesto, non ho mai evaso un centesimo e mi piacerebbe avere gli stessi diritti dei dipendenti?
Anna Soru
ReplyNon credo che questa dichiarazione sia frutto di ignoranza.
Dopo aver svelato che il re è nudo e fatto esplodere l’allarme, il presidente dell’INPS ha voluto ridimensionarlo, presentando il fenomeno della gestione separata come transitorio e quindi tracurabile…
Federico
ReplyMi domando dove vive Mastrapasqua… già c’è ben poca chiarezza, ma andare a dire una castroneria del genere è cosa grave da parte di un presidente INPS. A meno che, e qui sorge il dubbio, Mastrapasqua non sappia neanche della nostra presenza nella gestione separata… Ma quanto siamo invisibili????
Petra Haag
ReplyMi sono sentita davvero dare della stupida da quest’affermazione del caro Mastrapasqua, versando in questa cassa, come te Anna, dal 1996!
Alla faccia della posizione “transitoria” …..
Marialuisa
ReplyIo sono dentro la trappola dal 1997! Mandiamogli un bombardamento di mail in cui chiediamo di verificare in quanti siamo i “forzati della Gestione Separata”….
Francesca
ReplyIn realtà, come dice Anna, non so quale sia l’aspetto più grave della sua dichiarazione: se quella che milioni di persone buttano i soldi per 1-2 anni nell’INPS senza poterli mai recuperare o se quella della permanenza di un massimo di 5 anni. Entrambe sono gravissime. Anche io ci sto incastrata dalla sua creazione, e ho una rabbia…. Rabbia che a nessuno – dico nessuno – dei rappresentanti sociali interessi alcunché porre rimedio a questa vergogna.
Lo ripeto anche qui, anche se andrebbe detto altrove: finché non saremo noi a ribellarci, in massa, andrà sempre e solo peggio. Hanno tutti capito – sinistra, centro, destra, sindacati, confindustria, etc. – che se servono soldi basta andarli a caricare sui contributi dei carcerati nella Gestione Separata.
Grazie ad ACTA che si è mobilitata quest’anno, abbiamo evitato un ulteriore peggioramento, per ora. Ma li vedo tutti già pronti, alle porte, a rialzare i contributi. MUOVIAMOCI!!!!!!!!!!!!
Mario
ReplyIn un paese dove la parola “decenza” significasse ancora qualcosa, il sig. Mastropasqua sarebbe già stato costretto a rassegnare le dimissioni dalla carica che insopportabilmente ricopre.
cad.f.a@tiscali.it
ReplyQuesto Mastropasqua lo dovrebbero licenziare invece di fargli fare servizi pubblicitari alla TV o dichiarazioni simili. E’ dal 1996 che verso soldi e non pochi per la gestione separata e l’INPS si dovrebbe vergognare per come tratta i lavoratori della gestione separata. Lavoriamo come e forse più dei dipendenti, ma siamo trattati peggio. In questo paese la divisione di classe e lotta di classe sembra non finire mai. La ricchezza nelle mani di pochi, lavoratori continuamente riccattati, uomini e donne che vivono sempre in ansia per il loro futuro, a cominciare dai più giovani. La politica che per interesse di voti guarda più alle generazioni dei pensionati che a quella dei giovani e lavoratori o padri e madri di famiglia. Ma possiamo considerare sana una società che basa la sua vita e lo sviluppo sull’incertezza o sull’affermare diritti solo a chi già ne ha in abbondanza?
Saluti.
Alliandre
ReplyPresente! Anche io verso in gestione separata fin dal ’96. E se inizialmente era un versamento saltuario, dal 2000 è annuale e costante e prevedo (sigh) che continui. Già cinque persone a smentirLa pubblicamente, Mister, come la mettiamo?
Paola Gatto
ReplyQuello che mi fa irritare è che con le sue incaute dichiarazioni, Mastrapasqua vorrebbe fornire delle scusanti per la mancata regolamentazione della posizione dei professionisti autonomi nella Gestione Separata INPS. Come dire:”Vedete, non vale la pena regolamentare una gestione dove si sta in media solo 5 anni!” Avete capito? NON VALE LA PENA regolamentare se siamo così pochi e così poco visibili! Invece di capire che c’è un bisogno fortissimo di regolamentazione, oserei dire “disperato”, i politici e gli amministratori si stanno a trastullare. Nemmeno gli addetti ai lavori ci distinguono dai parasubordinati: in queste condizioni pretendere che ci diano delle norme sembra addirittura una chimera!
Guido
ReplyDa quando ho aperto la partita iva, 1994, non ho mai interrotto l’attività. Chissà quanti siamo. Vorrei che l’Acta chiedesse all’inps di pubblicare quanti sono iscritti alla separata da 4 anni, quanti da 5, da 6, 7, 8, … n anni.
SI può?
Antonio
ReplySono iscritto alla gestione separata dal 2001 e ho visto negli anni aumentare incredibilmente la quota di versamento obbligatorio con la consapevolezza che erano soldi persi o quasi.
E poi l’IRAP, i costi deducibili o detraibili solo in minima parte, ecc. una vergogna e che rabbia a vedere che non se ne parla mai.
Mai che un politico, un giornalista, un economista, un sindacalista ne parli pubblicamente.
Mi piacerebbe fare qualcosa per sostenere il manifesto di ACTA.
Cosimo
ReplyAahaha, ma Mastrapasqua fa il cabarettista come secondo lavoro?
Da dove prende i suoi dati ed in base a quale assunto?
Anch’io sono nella gestione separata dal ’96.
In base quale dinamica e come potrei passare ad un’altra gestione? Facendomi assumere? Perchè un avvocato quando intraprende la libera professione poi si fa assumere ad un certo punto della sua carriera? Un medico chiude lo studio e passa a fare l’interno in ospedale?
Ogni tanto succederà ma, allo stesso modo, non credo che sia normale che un informatico o qualche altro tipo di consulente facciano naturalmente una scelta del genere, o meglio, potrebbero farlo per disperazione se andiamo avanti così…
Comunque io, se andiamo avanti così in un paio d’anni me ne vado all’estero, non è bello da dire, ma questo paese non ci merita…
Ciao
Cosimo
Max
ReplyIdem come sopra: iscritto alla gestione separata dal 2003 compreso (e quindi sono già 8 anni!) e come tutti subisco un salasso assolutamente sproporzionato al reddito finale che riesco a trarne nonchè al reddito pensionistico che in futuro dovrebbe essermi corrisposto in virtù di quanto pagato.
Sottoscrivo completamente quanto detto dalla “collega” Paola Gatto: le affermazioni inverosimili del commissario dell’INPS sono strumentali ad affermare che non val la pena affrontare una revisione dei parametri per quei quattro gatti che si lamentano, visto che poi transiatno ad altre più remunerative prebende…
Ogni commento è superfluo!
Uniamoci per trovare una soluzione, tralasciando le differenze che ci separano.
fabrizio
ReplyIscritto dal 2003. Facciamoci sentire!