Rappresentanza, ma nessun partito
15 Febbraio 2011 Lavoro
Da notizie di stampa apprendiamo che ci sarà una lista delle Partite IVA alle Elezioni comunali di Milano 2011. La nostra associazione è del tutto estranea a questa iniziativa di cui non conosciamo i programmi (dichiarati “top secret” per ora dagli stessi promotori!!) e le persone che la promuovono.
ACTA ha l’obiettivo di costruire una rappresentanza del lavoro professionale autonomo, non un partito politico.
Siamo aperti al dialogo con tutte le forze che operano nel mondo della politica, del sindacalismo e dell’economia, ma non abbiamo intenzione di conquistare poltrone presso Giunte o altre sedi politiche. Prima dell’autorità e del potere crediamo sia utile guadagnare autorevolezza, diffondendo consapevolezza sul valore del lavoro professionale autonomo e difendendone i diritti. Puntiamo a questo con il contributo di tutti i soci e delle migliaia di sostenitori che abbiamo riunito intorno ad ACTA in quasi 7 anni di attività.
3 Commenti
Dilva
Reply“Oltre mille cittadini hanno accolto l’invito di Pisapia a partecipare alla definizione del programma attraverso la discussione delle proposte e dei progetti all’interno dei tavoli tematici delle Officine…”: nessuno di noi ha costruito alcun partito, o creato “poltrone”.
Ogni cittadino ha avuto la possibilità di dire la sua in quanto persona.
Questo perché l’autorevolezza si può acquisire anche dimostrando di saper ascoltare.
Ognuno ha il diritto di diffondere consapevolezza sulla totale mancanza di diritti di cui è vittima e chiedere di essere riconosciuto come PARTE SOCIALE attraverso le ASSOCIAZIONI che lo rappresentano.
Il programma, ancora non c’è perché la sintesi degli 11 tavoli tematici e relativi gruppi di lavoro, richiede i suoi tempi.
Vedremo se le richieste dei cittadini saranno nel programma. Io me lo auguro!
cau sergio
ReplyScrivo questa nota per confermare quanto dichiarato da ACTA.
Il nostro movimento è nato in forma assolutamente indipendente e spontanea nel maggio del 2010 per iniziativa di una quarantina di “partite iva” .
Abbiamo deciso di partecipare all’elezioni comunali di Milano perchè crediamo che un sindacato per quanto
utile non sia sufficiente per smuovere una classe politica, ingessata dalle contrapposizioni pro/contro Berlusconi , a prendere decisioni che realmente tutelino la nostra categoria.Non siamo a caccia di poltrone per altro poco appetibili ma vogliamo provare a fare qualcosa di concreto nella politica anche amministrativa che dovrebbe interessare tutti i cittadini.
Il nostro programma, per scelta strategica, sarà pubblico non appena inizieremo le sottoscrizioni per la raccolta firme.Nei confronti di ACTA non abbiamo alcuna ostilità perchè siamo pienamente consapevoli che l’associazione promuove la visibilità e la tutela dei lavoratori autonomi e non possiamo che apprezzare il suo
attivismo.
Sergio Cau
Dilva
ReplyIl 22 febbraio scrissi: “Vedremo se le richieste dei cittadini saranno nel programma. Io me lo auguro!”
No, le richieste dei cittadini nel programma non ci sono, è stata tutta un’illusione.
Un’illusione escogitata, programmata e attuata da noti illusionisti che siedono nelle stesse poltrone da vent’anni.