Associazione tra professionisti: raccontateci la vostra esperienza
31 Ottobre 2011 Lavoro, Vita da freelance
Ci è giunta alcuni giorni fa la mail di un simpatizzante ACTA che ci pone alcune questioni circa la formula dell’associazione tra professionisti.
Tra i principali motivi di preoccupazione spiccano i dubbi sull’entità delle spese legate alla gestione dell’associazione e il timore di venire equiparati ad attività di impresa. La legislazione in materia, che credo si fondi su una legge del 1939, si presta a molteplici interpretazioni. Sappiamo che molti dei nostri iscritti hanno assunto tale forma di organizzazione (succede spesso tra i grafici) e, nell’esperienza di alcuni, la formula dell’associazione sembrerebbe più a rischio nei confronti dei “buchi neri” burocratici tristemente noti al professionista: per esempio è praticamente certo che l’impiegato di turno della pubblica amministrazione pretenda l’esibizione del “famigerato” DURC per fare fronte al pagamento delle fatture. Altri soci ci hanno segnalato la continua richiesta di iscrizione alla Camera di Commercio per partecipare a concorsi e gare.
Avete consigli da dare in merito? Raccontateci la vostra esperienza, lasciate un commento!
1 Commenti
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