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L'INPS e il paradosso dell'assistenza ai familiari di portatori di handicap

1 Febbraio 2012 Lavoro, Malattia

Da anni esistono alcune leggi che concedono permessi retribuiti (L. 104/92) o congedi straordinari (L.388/2000) a familiari portatori di handicap grave. Come ricorda l’INPS, che eroga tali prestazioni, le agevolazioni non spettano ai lavoratori autonomi e ai parasubordinati, anche se questi versano i contributi previdenziali all’INPS.

Paradossalmente possono accedervi invece lavoratori che versano a gestioni private e non all’INPS. E’ il caso dei giornalisti (si badi bene, dei giornalisti con contratto, non dei freelance!) e forse di altre Casse professionali, come indica il seguente comma legislativo, riportato nella Circolare n.1 del 18 gennaio 2012 dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani:

ART. 42, COMMA 5, D.LGS N. 151/2001 – INDENNITÀ ECONOMICA PER I PERIODI DI CONGEDO RICONOSCIUTI PER L’ASSISTENZA AI FAMILIARI PORTATORI DI HANDICAP GRAVE.
Si ricorda che – a decorrere dal 1/05/2011 – l’autorizzazione al congedo straordinario ed il pagamento dell’indennità economica rientra nelle competenze dell’INPS, anche per i giornalisti dipendenti da datori di lavoro privati assicurati presso l’INPGI (vedi la Circolare INPGI n. 4 del 7/04/2011 ed il Messaggio INPS n.12440 dell’8/06/2011). L’INPGI – a richiesta del giornalista – provvede solo ed esclusivamente all’accredito della contribuzione figurativa.

ACTA

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di ACTA tempo di lettura: 1 min
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