Milano chiama, Roma risponde!
22 Aprile 2012 Acta informa, Eventi, News
Difendi il diritto a vivere del tuo lavoro!
Unisciti alla nostra protesta
Martedì 24 aprile a Roma
Dopo la mobilitazione di Milano, di cui potete vedere alcuni frammenti qui, è giunto il momento di far sentire la nostra voce anche a Roma.
Il DDL governativo sulla “riforma del lavoro in prospettiva di crescita”, con un’impostazione che riconosce solo il lavoro dipendente e quello “atipico”, cancella la realtà del lavoro indipendente e decreta la nostra condanna a morte.
– L’aumento al 33% delle aliquote contributive della Gestione Separata INPS andrà a finanziare tutele dalle quali siamo esclusi e ci porterà ad un livello di contribuzione insopportabile. Noi saliremo al 33%, quando un professionista ordinista paga il 14%, commercianti ed artigiani il 21% e un lavoratore dipendente, calcolando la contribuzione sul costo per l’azienda, il 25%.
– Inoltre le norme per contrastare le “false” partite IVA nei fatti rischiano di cancellare i lavoratori indipendenti, che tali sono e tali vogliono continuare ad essere.
Per contrastare la miopia di questa visione del mondo del lavoro e chiedere a gran voce una modifica del disegno di legge, abbiamo indetto a Roma, così come già avvenuto a Milano, una mobilitazione che avrà luogo martedì 24 aprile a piazza Montecitorio.
L’appuntamento è alle 12.00, davanti alla Galleria Alberto Sordi, a Via del Corso, dove ci riuniremo per svolgere un’azione dimostrativa davanti al Parlamento.
Invitiamo tutti i lavoratori autonomi di Roma e dintorni a unirsi a noi, per aiutarci a informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e i membri della Camera e del Senato che dovranno discutere il provvedimento.
Sostieni la Memoria di ACTA in Commissione Lavoro del Senato per modificare il DDL del Governo!
Difendi il diritto a vivere del tuo lavoro!
Unisciti alla nostra protesta
Martedì 24 aprile a Roma
Appuntamento ore 12.00, davanti alla Galleria Alberto Sordi, in via del Corso
8 Commenti
ugo
ReplyDa Milano un grande in bocca al lupo.
francesco z
ReplyOggi (25/4) leggo sui giornali che sono stati presentati 800 emendamenti al ddl lavoro! (era mi pare l’ultimo giorno a disposizione per la presentazione delle potenziali modifiche)
Qualcuno ha qualche informazione su chi propone cosa?
Grazie delle eventuali informazioni.
francesco z
ReplyMi rispondo da solo…
Copio e incollo dal Sole 24 ore di oggi
Per le partite Iva si prevede una sorta di scudo contro la presunzione di subordinazione prevista dall’articolo 9 del Ddl e che fa scattare l’obbligo di assunzione quando si verificano due su tre delle seguenti fattispecie: una percentuale del 75% del reddito complessivo percepito dallo stesso datore di lavoro, oltre sei mesi di durata del rapporto di lavoro e l’utilizzo di postazioni di lavoro in una sede del committente. La correzione prevede l’inapplicabilità della norma alle partite Iva che si siano certificate volontariamente presso le Camere di commercio, ovvero nel caso in cui il lavoratore autonomo percepisca un compenso minimo o, ancora, quando la genuinità imprenditoriale è dimostrata da «profili oggettivi della prestazione» o da quelli «soggettivi» del titolare della posizione fiscale ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.
Quindi una certificazione volontaria in primo luogo… quanto poi sia volontaria o no si vedrà…
in quanto ai “profili oggettivi della prestazione” cosa vuol dire? c’è di tutto e di più…
Mario Panzeri
ReplyChe cosa significa “certificazione”? La CCIAA lo rilascia sulla base di una mia dichiarazione di essere una partita IVA vera e non falsa (su che altro si potrebbe basare?)? Vedrai quante partite IVA false non se la sentiranno di dichiarare il falso: per mangiare questo ed altro…
Marcello
ReplyE riguardo all’aumento della contribuzione GS al 33% ….
Qualcuno sa se ci sono novità ?
Dario Banfi
ReplyHo visto gli emendamenti. Putroppo niente da fare. Per ora gli emendamenti portati da PD e PDL (tralasciando altri gruppi minori, ininfluenti ai fini decisionali) non toccano il punto dell’aumento. Al massimo ci sono proposte x piccoli ritocchi [per una crescita più morbida nella progressività, non nel valore assoluto] relativi a chi ha iscrizioni presso altre casse in contemporanaea a GS, ma in definitiva l’aliquota del 33% nel 2018 non viene rivista.
Dario Banfi
ReplyDimenticavo: ora soltanto una parola del ministro può cambiare le carte in tavola.
francesco z
Replydove posso trovare il testo degli emendamenti?