DDL Lavoro: ecco perchè è destinato a fallire
17 Maggio 2012 Lavoro, News, Previdenza, Vita da freelance
Apprendiamo dal verbale notturno della Commissione Lavoro del Senato che sono stati votati stanotte alcuni emendamenti al DDL sul lavoro (N° 3249), tra cui quelli all’articolo 36 che prevede l’aumento dei contributi agli iscritti alla Gestione Separata dell’Inps. Il DDL pertanto va avanti così, nella direzione degli aumenti, per la votazione al Senato e poi alla Camera.
Non eravamo affatti sicuri che il ministro Fornero e i membri della Commissione accogliessero le considerazioni che abbiamo espresso finora, con i nostri documenti e anche con il confronto diretto, e ora ne abbiamo la deludente conferma.
Siamo però sicuri di cosa succederà ai freelance italiani, alle partite iva genuine e produttive di questo paese nel caso in cui il DDL divenisse legge. Davanti all’ipotesi di una contribuzione insostenibile, ci sarà l’unica difesa possibile: la fuga di massa dalla Gestione Separata, attualmente – è il caso di ricordarlo – l’unica cassa dell’Inps in attivo.
I modi per attuarla potranno essere diversi, a seconda della condizione di partenza. Questi i maggiori:
- Adesione alla Cassa Commercianti o alla Cassa Artigiani: si diventa Ditta Individuale o una S.a.s e si versano i contributi Inps al 21% (e non al 27% attuale, nè al 33% futuro). A seconda del settore e dell’attività che si esercita, il passaggio può essere molto semplice.
- Emigrazione: si scappa dall’Italia e si porta la propria competenza e il proprio fatturato, nonchè gettito fiscale, in altri paesi. Chiunque lavori fornendo servizi immateriali e adoperando mezzi telematici, non ha grossi problemi e anzi tutti gli incentivi.
- Immersione: per chi lavora per il settore privato, ulteriori aumenti sono purtroppo una spinta a uscire dalla regolarità contributiva e darsi al nero appassionatamente! Finalmente il governo riuscirà a ridurre anche gli onesti più tenaci alla stregua degli evasori. Un bel vantaggio per le casse dello stato!
- Estinzione: tanti non ce la faranno a sostenere il peso contributivo, che come abbiamo spiegato molte volte è già il più alto tra tutte le categorie di lavoratori, in particolare quanti sono in difficoltà per via della crisi. Chiuderanno la partita iva e nei casi peggiori andranno a ingrossare le fila, al momento fin troppo nutrite, dei disoccupati. Una sconfitta della politica, prima che del singolo, e un problema economico e sociale sia nell’attualità che pensando alle condizioni future della previdenza italiana.
Questi gli scenari che purtroppo abbiamo davanti grazie a un DDL che invece di portare equilibrio e crescita vuole di fatto eliminare il lavoro professionale autonomo.
In ognuna di queste ipotesi per lo stato e per l’Inps il risultato sarà solo uno: il fallimento dell’obiettivo. Se con questo DDL si sperava di raccogliere dei fondi, è meglio chiarire che sarà vero piuttosto il contrario: di anno in anno, con queste condizioni, i professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps potranno soltanto diminuire.
11 Commenti
Francesca
ReplyIniziamo a fare il conto di quanto abbiamo versato lo scorso anno alla Gestione Separata e che non verseremo più a partire dal 2012, se confermano questa legge?
Alliandre
ReplyNoi traduttori non siamo né ‘atipici’ né ‘parasubordinati’. Siamo consulenti linguistici d’impresa e sarebbe ora che la smettessero di equipararci ai cocopro!
Tutti in massa in Cassa Commercianti!!
free-lance
Replyacta facciamo una stima di quanti free-lance ci sono e di quanto apportiamo in gettito fiscale e facciamo presente che quelle cifre possono solo diminuire
inoltre cogliamo l’occasione per parlare dei vantaggi e svantaggi di fare una ditta individuale o spostarsi all’estero
la ditta individuale se non sbaglio, non paga le imposte con la modalità degli acconti, è così?
free-lance
Replyma come si fa a fare una legge che non ha nessuna utilità e che va a colpire il settore che più paga le tasse perchè lavora in rete ed è tutto tracciato ed è quello che più ci fa stare in competizione con altri paesi europei
mi sembra quel gioco di società, crack, che vinceva chi perdeva più soldi
free-lance
Replyma gli autonomi di italia dove stanno? perchè non vengono a scrivere qui sopra, almeno per far vedere che siamo in tanti, svegliatevi gente, tra poco nessuno più vi affiderà lavoro e quello che vi sarà commissionato sarà a perdere, chiamate tutti, incazziamoci, acta rivolgetevi a il giornale, pur di criticare il governo, ci daranno voce
free-lance
Replyinvito alla lettura del commento di matteo:
https://www.actainrete.it/2012/05/%e2%80%9cgentile-ministro-ecco-come-il-suo-ddl-mi-ha-fatto-perdere-un-lavoro%e2%80%9d/#comments
Francesca
Replyavete ragione da vendere!Ho visto che anche il Corriere ha pubblicato una vostra lettera, vi seguo sempre. Io sono una dipendente, ma in realtà vorrei fare la traduttrice e interprete dato che è il lavoro per cui ho studiato. Uno dei motivi per cui non faccio questo passaggio da lavoro dipendente a lavoro autonomo è la TRUFFA della gestione separata. Pensavo che un governo di tecnici fosse in grado di prendere decisioni sensate, ma non lo è, è solo un governo di continuità che sta facendo danni.Dovete e dobbiamo ribellarci!La fuga in massa dalla gestione separata è una buona idea, a volte penso che bisognerebbe fare obiezione fiscale in massa. Lo Stato non può essere NEMICO del popolo e invece si sta dimostrando tale in Italia.
Paola
Replybah.. meglio fare esazione sempre dalle solite tasche che sono abituati a depredare, piuttosto che impegnarsi veramente in azioni, che oltre tutto risulterebbero decisamente impopolari nel Parlamento, di liberare risorse economiche, da dove sono mal utilizzate o non utilizzate!
Manuela
ReplySi stanno arrampicando sugli specchi per fare cassa immediata, e invece sanno benissimo che tutto il sistema sta rovinosamente crollando. Si salvi chi può!!!!
Andrea
ReplyEsatto sintesi perfetta. Nel mio caso è sicuro che passerò alla sas.
Ciao.