IRAP. Saranno chiariti i criteri dell’autonoma organizzazione?
22 Ottobre 2012 Fisco
Nel disegno di legge delega per la riforma fiscale viene chiesta la ridefinizione dei criteri che comportano l’assoggettamento all’IRAP di professionisti e piccoli imprenditori. Il testo è stato approvato dalla commissione Finanze della Camera il 5 ottobre e ora é all’esame del Senato.
Nel capitolo del DDL delega fiscale la tassazione dei redditi d’impresa si legge infatti:
il governo è stato altresì delegato a chiarire la definizione di “autonoma organizzazione” ai fini IRAP per professionisti e piccoli imprenditori (articolo 4, comma 2).
Una mossa che potrebbe chiarire finalmente chi deve pagare l’imposta e chi invece é esente.
Attualmente l’IRAP non è dovuta se non si è ha una autonoma organizzazione, ovvero:
- Non si hanno dipendenti o collaboratori stabili
- nello svolgimento dell’attività non si utilizzano beni strumentali oltre il minimo necessario.
Ma qual è questo minimo necessario? A questo dubbio è collegato un ampio e crescente contenzioso che da tanto tempo avrebbe dovuto spingere ad un chiarimento.
Se questo non è avvenuto è perchè il tema è piuttosto delicato. L’Irap rappresenta una voce d’entrata rilevantissima , circa 30-35 miliardi annui che finanziano gran parte della spesa sanitaria nazionale e rinunciarvi è impossibile, a maggior ragione nella situazione attuale. Ma è possibile intervenire per esentare i piccoli imprenditori e professionisti, il cui numero si sta comunque assottigliando, a colpi di ricorso che riducono la convenienza dello Stato a mantenere l’incertezza.