Come cambia il lavoro autonomo in Italia
21 Novembre 2012 Eventi, Vita da freelance
IDEE PER L’ITALIA
Il contributo del Consiglio italiano per le Scienze Sociali
per capire e rilanciare l’Italia
giovedì 6 dicembre – ROMA
ore 11-14
Ceto medio e crisi.
Come cambia il lavoro autonomo in Italia
con Arnaldo Bagnasco, Angelo Deiana,
Enrico Giovannini,Costanzo Ranci,
Anna Soru,Tiziano Treu
dalla ricerca del CSS
“Partite Iva. Il lavoro autonomo nella crisi italiana“
ACTA
4 Commenti
Paola G - Comunica
ReplyE Milano come replica?
laura
Replydove?
Milo
ReplyForse sono leggermente off-topic, ma vi esorto gentilmente di “non abbassare la guardia” in vista delle prossime politiche e, prima ancora, delle primarie del PD.
In particolare mi riferisco a quanto ci sta preparando Matteo Renzi, che ha sposato in pieno il “CODICE DEL LAVORO SEMPLIFICATO IN 59 ARTICOLI” di Pietro Ichino:
http://www.pietroichino.it/?p=24064
Come potete vedere, l’Art.9 inasprirebbe ulteriormente le nostre possibilità di muoverci liberamente nel nostro mercato, imponendo condizioni ancor piu’ restrittive a quelle, gia’ molto vincolanti, imposte dalla Legge Fornero: continua quindi a farsi strada questo malsano concetto di “flexsecurity all’italiana” dove, a parere di questi giuslavoristi, il lavoro autonomo genuino deve sempre e comunque essere ricondotto al lavoro dipendente, solo per il fatto di ‘tendere’ alla monocommittenza (senza nemmeno dover essere esclusivamente monocommittente), senza tener conto delle reali modalità di svolgimento, e di tutti quei fattori al contorno che portano certi professionisti a preferire l’autonomia alle ‘sicurezze’ dei contratti di dipendenza. Non ultimi, la libera contrattazione dei compensi e la possibilità di non avere vincoli di esclusiva con il committente principale.
A mio parere, questa ulteriore vessazione del mondo del lavoro autonomo non deve assolutamente passare, per cui vi invito ad avvisare i colleghi simpatizzanti di Renzi che si apprestano a votarlo che…”in cauda venenum est”.
Anna Soru
ReplyL’incontro è a Palazzo Bologna, Sala Bologna, del Senato della Repubblica.