Firma anche tu insieme ad ACTA per vedere riconosciuti i tuoi diritti
21 Gennaio 2013 Acta informa, Lavoro, Malattia, Maternità, News
L’INPS continua a fare orecchie da mercante.
Da più di un anno ormai, con la Legge 6 dicembre 2011, la malattia domiciliare e i congedi parentali sono stati estesi anche a noi lavoratori autonomi liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, ma l’INPS fa finta di non saperlo o comunque non sembra avere la minima intenzione di adeguarsi alla legge per applicarla e versare il dovuto a chi giustamente ne fa richiesta.
In un precedente articolo (I diritti negati dall’INPS) abbiamo raccontato le storie di alcuni soci che hanno provato a fare domanda, chi si è visto rispondere che queste indennità non spettano a noi, ma solo a cococo e cocopro, chi attende ancora una risposta, chi si è sentito dire di aspettare che il sistema centrale venga aggiornato… Ma nessuno ad oggi ha ricevuto nulla.
Siamo stanchi di aspettare. Abbiamo deciso di agire!
Se vuoi che questa ennesima ingiustizia abbia fine, unisciti a noi.
FIRMA LA PETIZIONE DI ACTA. La invieremo all’INPS e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Ricorda che più siamo, più contiamo. Inserisci il tuo nome e cognome, il tuo indirizzo e-mail e fai clic su Sign the petition. Vuoi fare di più? Condividi la petizione su Facebook e Twitter e aiutaci a diffonderla tra i tuoi contatti.
38 Commenti
Samanta Boni
ReplyQuesta ingiustizia deve finire al più presto. Non è ammissibile che la nostra vita di lavoratrici madri venga complicata dalla preoccupazione di non poter accedere facilmente a diritti che ci spettano per legge! BASTA!
Samanta Boni
ReplyRicordatevi di firmare con NOME e COGNOME, altrimenti la firma non potrà essere ritenuta valida! Grazie!
Petra Haag
ReplyFirmato!
Eleonora Tondon
ReplyFirmato!
Sergio Paris
ReplyAppena firmato!
Gian Franco Contu
ReplyFirmato!
firmato da un Italiano orgoglioso di esserlo, ma consapevole di vivere in uno Stato che si avvicina al collasso a causa del sistema fiscale-contributivo, della burocrazia fortemente voluta da chi ci dovrebbe rappresentare, degli interessi di quattro furbe lobby di potere abili a dirigere l’orchestra in base ai propri desideri.
Silvia Deponti
ReplyFirmato
Silvia
ReplyFirmato, già si fatica a trovare lavoro, i contributi li versiamo e non abbiamo alcun diritto….. e sempre che arriviamo alla pensione!
Carlotta
Replya me è successo. sto ancora aspettando una risposta…
Cristina
ReplyFirmato
roman carmen
ReplyMolte delle nostre p.Iva, se non tutte, iniziano in modo anomalo perché siamo costretti ad aprirle da vari istituzioni statali per poi essere passati ad ulteriori enti e consorzi(dove lavorano tutti i compagni di partito o dell’alleanza ad uopo costituita) che non solo ti pagano meno, ma a loro volta subappaltano a cooperative o altro e che arrivano a pagarti quasi sempre la metà di quanto prendevi inizialmente. Insomma un bello schifo, perché oltrettutto nel contratto, premura loro e di sciverti sempre che il pagamento e onnicomprensivo di tutte le spese e che nel caso tu non possa portare al termine il contratto ti verrà corrisposto il dovuto fino al momento della rinuncia(anche se magari la rinuncia è stata fatta per motivi di salute) e poi arrivederci e grazie(sic!!!).
Andrea
ReplyAnch’io ho iniziato l’iter per vedermi riconusciuto la malattia domiciliare in quanto libero professionista iscritto alla gestione separata. Anche oggi p’Inps mi ha chiamato perchè non trova il certificato di malattia con numero di protocollo di Novembre, che avevo sollecitato la settimana scorsa. La vedo lunga e paziente. Stanno prendendo in mano la mia situazioen da Novembre dopo il sollecito della scorsa settimana.
Un saluto a tutti e coraggio.
Michela Ghislieri
ReplyPorca miseria se ho firmato!!!
Mi riguarda proprio da vicino ‘sta cosa!!!
Se mi fermo per un intervento chirurgico, non mi spetta manco uno straccio di rimborso???
Con tutto quello verso allo Stato???
Scherziamo?!!!
Stefania Lugli
ReplyPresentata domanda di malattia domiciliare diversi mesi fa.
Attendo ancora risposta.
silvia pagan
ReplyBuongiorno a tutti.
Firmato! Auspico risultati positivi.
silvia motta
ReplyIniziativa più che giusta. Firmato!
Valentina Cau
ReplyFirmato! ! !
Andrea
ReplyQuesto è quello che in prima istanza mi ha risposto una dipendente INPS alla mia richiesta di indennità da malattia, come professionista.
“Purtroppo ho respinto le sue domande di malattia poiche’ lei risulta iscritto come professionista, categoria per la quale non e’ prevista tale indennita’.
Cordiali saluti”
Sto interagendo con la dipendente perchè dopo l’invio del messaggio “07 MARZO 2012, N. 4143”, dell’INPS, ha fatto delle verifiche e mi dice che effettivamente ne ho diritto ma che non è in grado di erogarlo, poiche il sistema non lo permeterebbe.
Io continuerò a sollecitare e vedere cosa succederà.
Saluti.
Milena Ortalda
ReplySono una consulente, lavoro da anni grazie alla mia Partita Iva, non voglio chiuderla e ne sono orgogliosa, non mi interessa lavorare come dipendente ma non voglio essere schiacciata dalle tasse, sempre più pesanti anche per mantenere pletore di dipendenti pubblici che lavorano 4 ore al giorno sfruttando ogni genere di privilegi. Chiedo allo Stato di lasciarmi lavorare in pace, di non massacrarmi di tasse, di concedermi qualche ammortizzatore sociale invece di dar fondo alle casse per mantenere una montagna di parassiti, tra i quali metto in prima fila una gran parte dei parlamentari e di tutto l’apparato di governo dello Stato italiano. Grazie.
Cesare Sfolcini
ReplyOK
Paolo D'Amico
ReplyBravi!
manuela bartoli
ReplyMi sembra importante continuare a lottare per vedere riconosciuti i nostri diritti, tanto più quanto si parla di malattia, maternità e pensione! Volevo segnalare l’articolo pubblicato su “il Giornale delle Partite Iva” per voce di Ancot, che insiste sul fatto che solo i parasubordinati hanno diritto a veder riconosciuta un’indennità per la malattia. Facciamoglielo sapere!!!
http://www.giornalepartiteiva.it/previdenza-ancot/467
Elena
ReplyChe bella iniziativa! Finalmente! Ho firmato e firmerei mille volte, perchè legge alla mano mi sono sentita rispondere che “la direzione centrale ancora non ha dato disposizioni”!
andrea F e GAP
ReplyFirmato, rilancio l’iniziativa sul blog del Gruppo Assegnisti Pavia (www.gap11.it)
Silvia Buroni
Replygrazie!
Marica
ReplyGrazie, era una cosa a cui pensavo sempre.
Elena Banut
ReplyFirmato!
Chiara bonomi
ReplyCombattere per i diritti è un dovere verso noi stessi e le generazioni di professionisti che ci seguiranno
rimo
Replya quante firme siete arrivati?
ciao
Samanta Boni
ReplyCiao Rimo, siamo praticamente a quota 1000.
Tiziana
ReplyCi sono finita a forza in una partita IVA visto che sulla soglia dei 50 anni sono stata gentilmente accompagnata alla porta dall’azienda presso la quale lavoravo. Visto il periodo nero, visto che alla mia età non ti considera nessuno, ho dovuto fare una scelta di sopravvivenza, anche in considerazione della Riforma Fornero sulle pensioni, altra nefandezza.
Quindi mi auguro che si riesca a fare qualcosa, avete tutto il mio sostegno anche per altre iniziative che vadano in questa direzione.