Da oggi puoi ammalarti. Vittoria della nostra petizione all'INPS!
4 Aprile 2013 Malattia, Maternità , News
Siamo molto soddisfatti! La nostra petizione e le nostre pressioni hanno conseguito l’obiettivo che ci ponevamo!
L’INPS ha finalmente aggiornato i moduli e le procedure di domanda per la malattia domiciliare e i congedi parentali, includendo i liberi professionisti.
I monologhi di Valeria
ACTA
24 Commenti
Dino
ReplySolo liberi professionisti? O tutte le partite iva?
Stefania
ReplyComplimenti per la campagna di pressione. Forse l’articolo del 27 marzo scorso su Sole 24 Ore e’stata letta ai piani alti dell’Inps.
Mico
ReplyComplimenti ! Grande risultato, una bella sveglia al dinosauro INPS.
Paola Giovannetti
ReplyCiao Dino, si intendono le “partite iva” della Gestione Separata INPS (i professionisti non ordinisti). La petizione era questa:
https://www.actainrete.it/2013/01/firma-anche-tu-insieme-ad-acta-per-vedere-riconosciuti-i-tuoi-diritti/
Grande risultato dopo un sbattimento mostruoso per un diritto fondamentale. Nessuno ci fila, dobbiamo fare tutto da soli. Se una cosa del genere fosse accaduta ad altre categorie di lavoratori saremmo diventati un caso mediatico.
Alla prossima (battaglia)
paola
Petra Haag
ReplyGrazie dell’impegno! Spero lo stesso di non ammalarmi 🙂
daniela
ReplySapete vero che i voucher che sostituiscono i congedi valgono anche per la gestione separata?
Samanta Boni
ReplySì grazie Daniela, ne abbia ricevuto notizia e presto pubblicheremo anche questa notizia sul nostro sito. Grazie!
sara
Replywow!
Problemi seri
ReplyMa sarà questo il problema piùà importante del libero professionista???
pensare invece a dei modi per tutelare i pagamenti in data stabilità e l’avvenuto pagamento no?
Son senza parole…
Irene
ReplyGrazie per l’impegno, però c’è una cosa che non mi è chiara: fra la documentazione indispensabile sono richiesti i dati “dei contratti di lavoro stipulati nei 12 mesi precedenti l’inizio della malattia”. Ma i liberi professionisti puri non hanno questi contratti!
Non vorrei che questo fosse il trucco per fregarci ancora…
francesco
ReplyCiao, quindi scusate chi come me ha partita iva ma per quanto riguarda i contributi ha l’aliquota da artigiano al 22 % circa non rientra su queste agevolazioni ?
grazie
manuela bartoli
ReplyGrazie mille, spero non accada, ma almeno mi sento un po’ più tutelata se dovessi ammalarmi. Credo sia un primo passo. Per @Problemi Seri: d’accordo con te non è il principale problema dei liberi professionisti ma chi non ha più 20 anni e da 17 anni versa nella Gestione Separata forse qualche cosa se la merita se si ammala, o no?
Samanta Boni
ReplyPer rispondere a @Problemi seri credo possa bastare la vignetta della nostra Barbara: http://italiavistadalleuropa.files.wordpress.com/2013/04/monologhi-7.jpg
e ovviamente l’augurio a tutti di non ammalarsi mai gravemente, tanto da non riuscire a lavorare per un medio-lungo periodo…
Il riconoscimento di queste tutele anche ai liberi professionisti è molto importante perché significa che iniziano a riconoscerci come lavoratori uguali agli altri e non come persone di serie B.
Samanta Boni
ReplyPer rispondere a Irene: a quanto ci risulta non è necessario presentare alcun contratto di lavoro. È invece importante compilare correttamente il modulo online o cartaceo e far inviare all’INPS il certificato di malattia telematicamente dal proprio medico entro il giorno successivo al verificarsi della malattia.
Per Francesco: esatto, queste tutele si riferiscono ai soli iscritti alla Gestione Separata dell’INPS. Chi versa in altre casse previdenziali e chi è già pensionato non ne ha diritto, non tramite l’INPS.
FBille
ReplyPer fortuna esiste l’ACTA che tutela i diritti anche di traduttori e interpreti con partita IVA!
Alessandro
ReplyBuongiorno scusate la domanda un po’ tecnica, spero che mi possiate rispondere. Sono un libero professionista e la mia compagna è incinta. Ora, come è ben noto a me non spetta niente in materia di congedi parentali (w l’italia), se non fosse che alla mia compagna non verrà rinnovato il contratto di collaboratrice a progetto (dato che non ci sono tutele in questo senso nel 2013, w l’italia 2) quindi anche lei non beccherà niente. Ora, questo potrebbe essere interpretato come “che la lavoratrice, madre adottiva/affidataria, ha rinunciato al congedo parentale (per padri lavoratori iscritti alla gestione separata”?
Grazie
Samanta Boni
Reply@Alessandro: forse è possibile fare come dici tu, dovresti verificare direttamente con l’ufficio Prestazioni a sostegno del reddito della tua INPS di competenza. Tuttavia credo che la tua compagna possa beneficiare lo stesso della maternità e del congedo parentale anche se non le verrà rinnovato il contratto, a condizione che abbia un numero di mesi di contribuzione sufficienti per fare la domanda, ovvero che nei 12 mesi precedenti l’ingresso in maternità /congedo risultino effettivamente accreditate alla Gestione Separata almeno 3 mensilità compresive dell’aliquota dello 0,72% che serve appunto a coprire queste indennità . Facci sapere! Grazie e in bocca al lupo per tutto.
Federica
Replysalve,
sono una traduttrice iscritta alla gestione separata. A luglio ho presentato richiesta di congedo parentale (2 dei 3 mesi perché intendevo richiedere il terzo a dicembre, quando mi figlia sarà nuovamente a casa da scuola) presso la sede di competenza. Non vedendo arrivare il pagamento ho chiamato più volte senza ottenere risposte soddisfacenti, fino a questa mattina, quando l’addetto mi ha confermato che la mia domanda è in stand-by perché probabilmente la mia categoria non ne ha diritto. Ma si può sapere in modo definitivo quali iscritti alla gestione separata hanno diritto? Abbiamo un altro buco normativo come è successo per la maternità dei 5 mesi? domani dovrebbero darmi una risposta definitiva…. ma vi ringrazio in anticipo se potrete darmi delle delucidazioni. Grazie
Samanta Boni
ReplyNo, Federica, abbiamo diritto anche ai congedi facoltativi di 3 mesi. Scrivi all’INPS segnalando loro che l’estensione di questi diritti alle partite IVA è stata accordata con la Riforma Fornero di fine 2012. Sul nostro sito trovi tutti i riferimenti. La devono smettere di respingere le nostre domande e devono aggiornare i loro sistemi informatici e il personale addetto all’elaborazione delle domande. Cavoli!
Federica
Replyè quello che ho fatto ma non vogliono sentirci. Perché una persona deve sempre andare tramite avvocati per farsi riconoscere dei diritti?
Samanta Boni
ReplyNon devi andare tramite avvocati! Sono loro a sbagliare punto e stop. A che sede INPS fai riferimento? scrivimi all’ufficio stampa ACTA. Grazie!
Federica
ReplyFatto! grazie a te
Federica