5 proposte per una passerella… fra i pirati e gli squali.
17 Novembre 2013 Lavoro, Previdenza
Giovedì mattina, in pieno TweetBombing, con Francesca , Alssandro e Angelo siamo andati alla tavola rotonda organizzata da FeLSA CISL NIdiL CGIL UIL Tem.p@, che presentavano le loro 5 proposte per il mondo del lavoro autonomo.
Pensavo fosse un’occasione di dialogo.
Invece si è trattato di una “passerella” di sindacalisti e politici e un manager: il direttore generale INPS. L’opposto di dialogo e partecipazione; quasi una provocazione. Da una parte chi decide (è serio, studioso si applica e si compiace, se non lo si attacca, ammette anche i propri errori), dall’altra chi lavora e subisce le scelte fatte dai primi … ma forse l’importante è solo che ci siano media e giornalisti.
Me ne sono andato quando è stato chiaro non ci sarebbe stato nessuno spazio per intervenire. Francesca mi ha detto che è finito subito dopo Diciamo che se c’era qualche sparata si sarebbe potuto spararla ancora + grossa, interrompere e prendere la parola. Ma il tono passerella era quasi “includente” e forse ha solo permesso di cogliere elementi che potrebbero servire x ambiti e battaglie di + ampio respiro e durata: una previdenza equa ( direttore INPS Mauro Nori oltre un “interessante” inquadramento storico sul nostro sistema previdenziale di tipo assicurativo– con un sottotesto antipatico: ma quale Opting Out nessuna assicurazione vi darebbe prestazioni come quelle che vi da l’INPS !!??- ha candidamente alluso a “tavoli” – con le parti sociali?- dove ha detto stiamo ragionando su uno zoccolo x tutti, slegato dai contributi versati..)
O per esempio non avevo mai sentito Angeletti dire che va separata previdenza da assistenza, che hanno sbagliato a produrre la frammentazione dei contratti, e altre amene confessioni.
(certo se fossi intervenuto avrei esordito con “Quanto guadagnate voi che parlate cosi fascinosamente dei diritti e dei redditi degli altri?” Ma non sarebbe stato molto “politico”).
Questo oltre la concretezza delle strutture sindacali che dovrebbero aggregare “somministrati” (sembra qualcosa di culinario) e autonomi precari vari.. e sono a favore dell’aumento dei contributi (senza ritoccare radicalmente le prestazioni)!! Mah! il loro doc di 5 punti riassunto nel comunicato in cui comunque ci sono vari punti con cui confrontarsi o meglio costringerli al confronto (con o –sarebbe meglio- senza politici compiaciuti)
Francesca Pesce invece si è appuntata varie battute della passerella:
Claudio Treves, SG NiDIL CGIL
”Come CGIL CISL e UIL siamo contrari a bloccare l’aumento delle aliquote contributive, ma “sterilizzando” la quota contributiva a carico dei lavoratori; per i parasubordinati proponiamo di aggravare il carico dei committenti per allineare la quota totale a quelladeilavoratori dipendenti.
Per le partite iva, anche qui l’aumento deve restare e andare ad aumentare la rivalsa.”
(Solita solfa: altrimenti pensioni troppo basse, bla bla).
Poi parlano i 3 blindati interventi testimoni della società civile: una fisioterapista finta p.iva e due cocopro. Nente vere p.iva
Cesare Damiano
Damiano invece insiste sulla scelta di bloccare l’aumento, anche a nome del PD. In contrasto quindi con i presenti.Conferma che ieri in Senato Rita Ghedini del PD ha presentato un emendamento in tal senso.
Oh, Damiano sembra l’illuminato sulla via di Damasco. L’unico fino ad ora che parla delle cose concrete con cognizione di causa. Sembrerebbe un secolo avanti a questi sindacati. Possiamo dire di averlo aiutato a crescere…
Unico applauso della mattinata finora e’ su argomento esodati !!!!!!!!!
Maurizio Sacconi
Sacconi:
le due riforme sono state un disastro. Non era difficile prevederlo.
Sul blocco dell’aliquota, dice ni, perché ricorda che ogni volta che si riducono i contributi si riducono poi le prestazioni.
Pietro Cerrito, CISL :
non contrapporre chi è in pensione a chi deve essere tutelato, con prelievi sulle pensioni.
Dice il tipo: in fondo abbiamo tempo per mettere a punto la situazione della GS visto che esiste da soli 20 anni, (della serie hai voglia prima che incideranno realmente le pensioni. Mancano almeno 20 anni!!!!!)
Luigi Angeletti, UIL
45 minuti di nulla. E un nulla fuori tema.
13 Commenti
Gilberto Allesina
ReplyFabio, grazie per il post e la mia solidarietà per il tuo fegato! Io da tempo considero che navighiamo da soli in questa melma che ha soltanto un nome: il fallimento dello stato italiano. Con questa classe di politici e sindacalisti non abbiamo futuro.
Ale
ReplyL’aumento resta ma aumenta la rivalsa… è il 24 di aliquota +9 di rivalsa in fattura della Camusso? Benone, chi può lavorerà con clienti esteri, cui non si applica la rivalsa, così pagherà l’aliquota inferiore e quei soldi in più se li terrà e li gestirà come vuole, e all’INPS se li sogneranno di notte.
Chi non può, semplicemente uscirà dal mercato, ché un aumento del genere sul cliente significa solo uscire dal mercato.
(Pensano che la rivalsa venga pagata direttamente dal cliente all’INPS, come per i dipendenti? C’è veramente da chiedersi come diamine vanno a decidere, se non sanno nemmeno come funzionano le cose. Cialtroni.)
MAX
ReplyE’ proprio vero. Cialtroni e pericolosi….
Ale
ReplyC’è veramente da chiedersi se sanno come funzionano le rivalse. Sia che pensino a un 24+9 (riducendoci l’aliquota), o a un 33-9 (aumentandocela assieme alla rivalsa), noi autonomi veri si esce dal mercato comunque, o per eccesso di tassazione (perché alla fine è una tassa, visti i ridicoli coefficienti di restituzione) o per perdita di competitività sul mercato… quale cliente accetta passivamente un aumento del genere, ancorché sotto forma di rivalsa obbligatoria? Già tirano sul prezzo così com’è, con la scusa della crisi…
Ah, e Damiano faccia poco il salvatore della patria, che ci è debitore di almeno 9 punti percentuali. Se adesso è d’accordo con noi è solo *suo dovere* mettere a posto gli errori.
Facile fare le cose, salvo poi dire ma non sapevo, ma mi ero sbagliato, ma ma ma…
manuela
ReplyGrazie per il resoconto puntuale. Peccato che non ci resti che piangere…. Altro che tra 20 anni. Chi ha iniziato nel 1995 ed ha la mia età il problema lo tocca con mano adesso! Il piano è chiaro: eliminare le Partite Iva “vere”. Il Sindacato fa schifo e la rivalsa non sa neppure cosa sia. Io ho clienti che contrattano con me importi omnicomprensivi addirittura di IVA trattandosi di progetti europei….Quindi in un solo anno – 2% di IVA e -1% sulla già troppo onerosa GS. E non posso chiudere adesso, dopo 17 anni di contribuzione dovrei regalarglieli i soldi versati all’INPS? Impossibile fare cumulo. Siamo davvero la repubblica delle banane! Damiano e la classe politica dovrebbe riprendere in mano tutta la materia dei professionisti non ordinistici “veri”, solo così si potrebbe andare avanti!
Giusi
ReplyE vi meravigliate? Io per niente…
Luigi Plos
ReplyE’logico che i sindacati chiedano gli aumenti dei contributi.
Non per niente i loro dirigenti stanno nel CDA dell’INPS (e degli altri enti previdenziali).
E hanno quindi tutto l’interesse a sopravvivere.
E a far mangiare le loro società (vedasi articolo del Fatto Quotidiano di .ca 20 giorni fa, nel quale viene spiegato dettagliatamente come una società di consulenza – EUSTEMA, interamente partecipata CISL – lavori alla grande, senza dover fare gare, in INPS, INAIL,ecc.ecc.)
massimo
ReplyLe persone che parlano di questi problemi non hanno ne la conoscenza del problema ne il diritto di parlarne. In più dovrebbero dire a quelli che prendono le pensioni oltre quanto versato , saccheggiando i parasubordinati, che non si possono più permettere quanto stanno prendendo.
I parasubordinati con il meccanismo del contribuitivo, dell’adequamento della legge Dini che si somma alla penalizzazione della legge Fornero , non darà nessuna pensione ai giovani sotto i 30 anni che stanno versando ora i contributi. Il problema viene sottovalutato da tutti , finche un giorno ci si sveglierà in un mondo di barboni.L’unica strada e’ la gestione autonoma dei contributi , fuori dall’imps che li usa per finanziare casse in fallimento o chi non ha versato contributi. Fuori dall’inps deve essere la nostra lotta , ci stanno rubando i soldi.
massimo
ReplyRipeto , FUORI DALL’IMPS
Paola G - Comunica
ReplyAllora, a quando la movimentazione delle partite IVA della GS dell’INPS? Di tutte 200.000, intendo. (se ora state ridendo, per favore mi dite qual è l’alternativa che intravvedete? Azioni ACTA? Sì, sono d’accordo, la campagna NO33 di Acta è diventata la campagna di tutte le forze di rappresentanza della GS, l’avrete notato senz’altro. Ma queste azioni vanno sostenute, supportate, partecipate di persona come hanno fatto in questi ultimi tempi Anna, Susanna, Fabio e Francesca, Samanta – appunto, in maniera attiva: bravi – e grazie)
Stefano
ReplyUn ottimo articolo , leggetelo.
http://nuvola.corriere.it/2013/11/19/7138/
paolo
Replyx stefano. http://nuvola.corriere.it/2013/11/19/7138/
Forse c’è qualche numero sbagliato.
Come fa ad incrementarsi il fondo di 8 miliardi con 200.000 iscritti se lo stesso importo è versato da 2 milioni di liberi professionisti?
Se per eliminare un punto di aumento ci vogliono 26 milioni, non si dovrebbe incrementare di più di 700 milioni l’anno.
Se fosse vero, sarebbero 40.000 euro a testa di contributi con un reddito medio di 148.800 € l’anno.
Francamente mi sembra un po’ troppo, ma forse mi sbaglio.
Andrea
ReplyNon ho letto tutti i commenti ma mi rendo conto come il solito che siamo circondati da veri avvoltoi politici e sindacalisti che fanno finta di farsi la guerra per spartirsi a pieni mani la torta. Per forza che i sindacati hanno le tessere solo dei pensionati e statali, altro non fanno per difendere i diritti dei degli altri lavoratori con o senza partita IVA.
Il popolo sarebbe ora voltasse le spalle a questa gentaglia che ha e ci sta rovinando.
Saluti.