#RIVOLUZIONECREATIVA
28 Novembre 2013 Lavoro, Vita da freelance
Sosteniamo l’iniziativa dei colleghi creativi che lanciano una petizione per vedere riconsociuto il proprio valore e i propri diritti, tra i primi firmatari Alfredo Accatino e altri importanti creativi italiani.
La petizione ricorda il valore, anche economico del lavoro dei professionisti che operano in tutti gli ambiti delle professioni creative: “2 milioni di persone che producono il 5,8% del nostro Pil -80,8 miliardi di euro – rapporto 2013 Unioncamere/Fondazione Symbola; …più dell’industria automobilistica, più di Umbria, Liguria e Abruzzo insieme. Non sono identificati, tutelati, ascoltati, valorizzati. Non hanno rappresentanza politica, mediatica, sindacale. Non sono mai stati coinvolti nei processi consultivi e decisionali. Ora hanno difficoltà a continuare l’attività o a difendere le proprie imprese. Eppure creatività, ricerca tecnologica, arti e culture giovanili rappresentano il futuro del Paese.”
Si chiede il riconoscimento della valenza strategica di creatività e ricerca tecnologica per il rilancio del Paese e sono individuati 20 punti che possono essere subito affrontati; si tratta di misure che tutelino i creativi dal punto di vista contrattuale, della certezza dei tempi di pagamento, che li supportino finanziariamente nei momenti di difficoltà lavorativa (fondo di solidarietà e ammortizzatori sociali), modifiche delle deduzioni fiscali, revisione coefficienti di calcolo previdenziale, revisione della Legge n. 4 del 14/12/2013, agevolazioni per i giovani, riformulazione del diritto d’autore per creatività commerciali (comunicazione, eventi, spettacolo, web, editoria), etc.
Firmiamo e teniamo alta l’attenzione sul lavoro autonomo!