Il lavoro autonomo fa rete: workshop strategico delle associazioni dei freelance
6 Maggio 2014 News
Abbiamo pensato che è necessario incontrarci, confrontarci, trovare punti comuni tra associazioni che si occupano dei veri lavoratori autonomi. L’idea è nata da Acta e da Iva sei partita (associazione degli architetti) con l’idea di riflettere insieme su alcuni punti che caratterizzano il lavoro indipendente e che accomunano tutte e tutti indipendentemente dall’ambito, dall’età, dal profilo professionale, dalla cassa previdenziale a cui versano.
L’incontro unisce ordinisti e non ordinisti nella consapevolezza che le fasce più deboli del lavoro autonomo incontrano problematiche comuni e condivise indipendentemente dalla professione. Lo scopo è trovare elementi comuni che ci identifichino e richieste comuni sulle quali elaborare delle proposte politiche.
Vogliamo lavorare in modo partecipativo e operativo, per piccoli tavoli tematici, elaborando insieme le risposte ad alcune domande e identificando, al termine della giornata, alcuni punti condivisi che possano davvero rappresentarci.
Incontrarci di persona, con una convocazione partita da due piccole associazioni ha, inoltre, il senso di consolidare le relazioni tra associazioni in modo da essere in rete tutte le volte che sarà utile fare fronte comune.
L’incontro strategico tra associazioni di lavoratori indipendenti organizzato a Firenze da Acta e Iva sei partita per il 17 maggio si rivolge, in via preliminare, a membri e rappresentanti di associazioni di professionisti che lavorano come freelance nei più diversi ambiti e, in seconda battuta, ai singoli professionisti.
L’incontro si terrà presso Impact Hub, Via Panciatichi 14 (stazione di Rifredi) dalle 9.30 alle 13.30.
Per iscrizioni e informazioni workshopautonomi@libero.it oppure 389 1670897.
https://www.facebook.com/events/1392368044317301/?ref_dashboard_filter=calendar
8 Commenti
Sindacato INAREDIS
ReplyUna proposta molto chiara e concreta, ovvero chiediamo che venga istituita una super Cassa previdenziale privatizzata multicategoriale (es. ENPALP) dove afferiscano tutte le professioni (sia quelle regolamentate che quelle non regolamentate), ipotizzando da un sistema previdenziale misto a più pilastri, come di seguito meglio esplicitato:
I PILASTRO: previdenza pubblica, con adesione obbligatoria…;
Obiettivo: garantire il minimo di base nonchè gli ammortizzatori sociali, con costo a carico della collettività;
Sistema di finanziamento a ripartizione;
Metodo di calcolo contributivo, con prestazione previdenziale max erogata €. 3.000/mese;
Prestazioni: rendita.
II PILASTRO: previdenza complementare ad adesione collettiva obbligatoria;
Obiettivo: mantenere il tenore di vita del periodo lavorativo;
Sistema di finanziamento a capitalizzazione;
Metodo di calcolo contributivo;
Prestazioni: rendita o capitale.
III PILASTRO: previdenza complementare ad adesione individuale/collettiva facoltativa;
Obiettivo: migliorare le coperture assistenziali/assicurative;
Sistema di finanziamento a capitalizzazione;
Metodo di calcolo contributivo;
Prestazioni: rendita o capitale.
Chiedo cortesemente a tutti gli amici interlocutori di esprimere le proprie valutazioni di merito, o di fare analoghe proposte (alternative).
N. Di C.
Alessandro
Reply…e secondo te ce lo farebbero fare????
Barbara Imbergamo
ReplySindacato Inaredis riuscite a partecipare al workshop?
Sindacato INAREDIS
ReplyLa proposta di legge delega presentata da alcuni parlamentari per l’istituzione di una cassa di previdenza unica per tutto il mondo professionale. Di seguito, il link della proposta di Legge:
http://www.anmvioggi.it/media/files/IL%20TESTO%20DELLA%20PROPOSTA%20DI%20LEGGE.pdf
Sindacato Inaredis
ReplyMi scuso con tutti i lettori del blog, riporto di seguito i link giusti:
Le riflessioni della Cassa Forense:
http://www.cassaforense.it/Cassafor/RivisteCassa/LaPrevidenzaForense/PrevForense/Anno2010/Num3/previdenza_dibattiti00_3-2010.pdf
Le riflessioni degli economisti F. Modigliani e M.L. Ceprini:
https://www.cassaforense.it/Cassafor/RivisteCassa/LaPrevidenzaForense/PrevForense/Anno2003/Num1/previdenza_problemi00_1-2003.pdf
PROPOSTA DI LEGGE N. 2312 : Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=16PDL0023170
http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/16PDL0023170.pdf
PROPOSTA DI LEGGE N. 3522: Delega al Governo per l’istituzione dell’Ente nazionale di previdenza (ENPALP)
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=16PDL0039190
e assistenza dei liberi professionisti
Sindacato INAREDIS
ReplyCasse: sì alle fusioni
Via alle fusioni tra le Casse di previdenza privatizzate. La delega sulla previdenza appena licenziata dalla commissione lavoro del senato, che oggi inizia il suo iter in aula, dà il via libera all’accorpamento tra due o più Casse (sia quelle privatizzate con il dlgs 509/94 che quelle più giovani, privatizzate con il dlgs 103/96). E apre anche la strada all’inclusione nella platea degli iscritti a una Cassa di nuove categorie professionali ´similari’, che dovessero risultare prive di una specifica protezione pensionistica. La norma (art. 10, comma 3 del ddl 2058) rende possibile un’operazione ancora mai realizzata tra le Casse privatizzate dell’Adepp (l’associazione che ne riunisce 19), ma che è nell’aria da tempo. A causa delle novità introdotte dalla riforma dell’accesso e dell’invecchiamento della popolazione, molti enti professionali, caratterizzati da categorie ´chiuse’ di aderenti, rischiano di restare senza flussi d’ingresso consistenti. E quindi, nel tempo, di non avere più entrate sufficienti per fare fronte alle uscite. È il caso dei ragionieri, in trattativa con i dottori commercialisti per l’unificazione delle rispettive Casse. Il fenomeno interessa anche geometri e periti industriali, che a causa dell’istituzione del titolo di laurea di ingegnere junior potrebbero perdere giovani iscritti a favore di Inarcassa, l’ente degli ingegneri e degli architetti. L’esigenza di mettere giù ipotesi di unificazione interessa in particolar modo le Casse del 103, come psicologi, biologi, geologi, alle prese con una base giovane e ristretta di aderenti. Ma, in generale, con l’emergere di nuove professioni e nuove qualifiche, la questione coinvolge anche le Casse più vecchie e con le entrate contributive più forti. La Cassa forense, ad esempio, potrebbe nel tempo assimilare ai propri iscritti alcune categorie prive di previdenza specifica, come i giudici di pace e, in genere, i magistrati onorari. Se l’Adepp è soddisfatta per questa disposizione, i professionisti sono delusi dal ´pacchetto Casse’ contenuto nella riforma all’esame del senato. Resta da sciogliere il nodo totalizzazione, cioè il cumulo gratuito dei contributi sparsi tra più enti di previdenza. La soluzione dell’attuale testo, che estende la totalizzazione alle pensioni di anzianità e a chi ha già un’altra pensione, per il presidente Adepp, de Tilla, ´è troppo onerosa’.
http://www.mopi.it/approfondimenti/template.asp?cat=NEWS&cod=263