Renzi annulla il primo autogol: bloccato aumento INPS GS!
17 Febbraio 2015 Lavoro
È stata dura, ma alla fine il Governo ha dovuto fare marcia indietro. Nel decreto mille proroghe questa mattina alle 5 è passato un emendamento che per i professionisti iscritti alla gestione separata riporta la contribuzione INPS al 27,72%. Lo hanno annunciato via Twitter Chiara Gribaudo e Antonio Misiani, due parlamentari che si sono impegnati per questo.
La nostra azione è stata fondamentale per imporre un cambio di direzione. Il Governo Renzi, a differenza dei due governi precedenti, non era intervenuto per impedire l’aumento della contribuzione. La disponibilità nei nostri confronti era una disponibilità a costo zero. Ma grazie alle nostre iniziative sui media e sui social media siamo riusciti a portare le nostre questioni al centro dell’attenzione politica. E si è attivata la ricerca di fondi che ha portato all’approvazione del blocco, nonostante le forti resistenze del Ministero dell’Economia.
Insomma abbiamo vinto una prima battaglia!
Un grande ringraziamento a tutti voi che ci avete sostenuto!
Ora il nostro impegno si concentrerà sulle tante altre questioni ancora in sospeso: regime dei minimi, equità fiscale, malattia, pensione…e naturalmente a bloccare in maniera definitiva l’aumento dei contributi INPS
Abbiamo bisogno del sostegno di tutti i freelance. Questa è la dimostrazione che uniti siamo più forti.
24 Commenti
Andrea
ReplyIo ero dubbioso e pensavo che Renzi non lo facesse mai.
Per ora è meno pinocchio di prima.
Comunque evviva!!! Anche se 27,72 è sempre tantissimo sia chiaro!!!!
Chris
Replyè un’ottima cosa. manca innalzamento aliquote a 30.000 e 10% di forfait per il nuovo regime.
e poi c’è tutto il resto, un mondo.
comunque GRAZIE!
Marco Carnesecchi
ReplyBuongiorno,
un’informazione. Questo blocco vale anche per gli iscritti alla gestione separata che non hanno la partita IVA? (dottorandi, assegnisti di ricerca etc. http://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=0%3b5773%3b6118%3b6196%3b6265%3b6285%3b6288%3b&lastMenu=6288&iMenu=1)
GRazie,
Marco Carnesecchi
Mirko D'Isidoro
ReplyComplimenti per la prima battaglia vinta. Condivido questa bella notizia alla mi tribù di web designer freelance che saranno felici di questo grande risultato. Continuate così, almeno in Italia c’è qualcuno che tutela anche i liberi professionisti che lavorare e pagare le tasse ma senza doversi levare il sangue.
Michele Genito
ReplyFelice di leggere notizie di questo tipo, dove l’impegno da parte di tutti i freelance e specie di ACTA porta a risultati che aiutano a sopravvivere nel percorso di libero professionista, ché in questo periodo è davvero troppo difficile.
Grazie.
Federico
Reply@Marco: non sono un giurista ma, leggendo il testo dell’emendamento, credo che non si applichi alle altre categorie iscritte alla Gestione Separata. Il testo si riferisce solo ai “lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, iscritti alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che non risultino iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati”.
Jonathan
ReplyDirei che il prossimo passo è quello di abbassare l’aliquota inps almeno al 23% come gli artigiani, per il resto grazie mille per quello che state facendo!
ugo
ReplyAnche un hashtag può fare rumore… se tanti freelance lo usano per ottenere i propri diritti!
Una grande vittoria sulla GS … e sembra anche sui minimi. Grazie a tutti. Grazie a chi ci ha creduto.
Manuela
ReplyGioirei se avessero fatto davvero un tentativo di supporto per la crescita e il lavoro, ossia una diminuzione. Invece ci hanno gabbati per benino: hanno simulato un aumento per poi lasciare tutto come prima (e renderci felici). Un tempo si definiva gattopardismo.
Anna Soru
Reply@Manuela è vero, tutto come prima. Ma sinora ci avevano ignorato, ora questo è un segnale di attenzione al mondo dei freelance. Approfitteremo di questo per cercare di incidere più profondamente sia sul fronte tasse/contributi, sia su quello dei diritti.
Giontix
Replyfinalmente una bella notizia, un po’ di respiro.. Grazie avete fatto un gran lavoro!
Ilaria Manetti
ReplyRagazzi grazie a tutti, abbiamo scongiurato un ulteriore dissanguamento…!
fabio
ReplyBravissimi!
Mai come oggi risulta insostituibile l’azione di un organismo come Acta.
Luciano
ReplyOttima notizia. Ora però bisogna battere il ferro finché è caldo. Non possiamo ritrovarci ogni anno a combattere contro il fantasma dell’aliquota al 33,72%.
Se è vero come è vero che i contributi pensionistici sono obbligatori per tutti, anche le aliquote devono essere identiche per tutti, così come avviene per l’IRPEF. Lo stesso dicasi per le prestazioni corrisposte, di qualsiasi natura. E’ ora di finirla con le discriminazioni impostate sulla categoria di lavoratore e la lobby (o non lobby) di appartenenza.
Franco.Pigoli
ReplyGrande !!!
Grazie a tutti e non molliamo (mai fidarsi davvero)
Mirko
ReplyBuona notizia. Però va detto anche che sarà solo per il 2015. Dal 2016 salirà al 30%.
Christian73
ReplyGrazie ad Acta per il grande lavoro svolto ed in particolare ad Anna, Daniela e tutti gli activisti. Ovvio che è solo un punto di partenza e la lotta per i diritti sacrosanti va portata avanti come la richiesta di una seria riforma. Non vogliamo più che ogni anno si chieda il blocco contributi ma vogliamo aliquote giuste vedi artigiani e commercianti. Per i diritti sappiamo già quanto i professionisti chiedono. Avete visto tutti l’importanza di Acta per questo, da socio dico a chi non lo è di affrettarsi ad associarsi per dare più risorse economiche ad Acta per poter affrontare le prossime battaglie. Forza!!!
dorotea ausenda
ReplyGrazie per questo straordinario risultato.
il 27% è anche molto.
speriamo nei nostri diritti portati avanti con forza
Franco Iacovelli
ReplyCongratulazioni e grazie per questo primo risultato.
Combattiamo insieme per avere un trattamento più dignitoso!
silvia
ReplyIn realtà, mi sono letta l’emendamento a firma Saltamartini che prevede un periodo di stallo al 27 e rotti % per il 2014 e il 2015, poi una crescita al 28% nel 2016 e al 29% nel 2017. Non griderei tanto vittoria.
Alberto
ReplyGrazie Acta la nostra tenacia ha finalmente portato ad un primo importante risultato” ora continuiamo la nostra battaglia per arrivare ad un contributo inps uguale a quello di commercianti e artigiani!
Washington
ReplyRagazzi , okkio .
Stiamo festeggiando una situazione che ci vedeva sconfitti alla partenza 0-3 ,
che rischiava di diventare 0-6 , e che poi è tornata allo 0-3 iniziale .
Quindi la differenza , in sostanza , è valorizzare una sconfitta rispetto a un tracollo ….
Ma la ns condizione di penalizzazione non è migliorata affatto.
Francesco
ReplySi tratta di un emendamento come descritto sopra. Attenderei la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. In ogni caso il nuovo regime dei minimi e quello attuale continueranno ad essere iniqui e onerosi = difficilmente si riuscirà a tener aperta l’attività negli anni a venire.
leone2208
ReplyMi sembra comunque una vittoria di Pirro. La previdenza cosi’ alta ci lascia fuori ed in balia della concorrenza che puo fare prezzi inferiori.Comunque non si puo andare avanti a pagare balzelli impossibili perche’ il 27,72 ( tra acconti e saldi) e’ un inferno.
Bisogna rivedere l’impianto perche’ non e’ possibile pagare cosi tanto ed avere cosi poco
poi. E’ meglio versare una quota alla previdenza pubblica ( e mi va bene) ma per il resto che fine hanno fatto allora i Fondi pensione???