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La settimana di un freelance? Una ricerca la fotografa

15 Giugno 2015 Vita da freelance

Acta collabora con Prospettive, associazione per la ricerca in campo sociologico, e con K-research per il sostegno tecnico, all’avvio di una rilevazione dati sui freelance curata da Manuela Ferrari, per fotografare la vita vissuta di questa inafferrabile tipologia di lavoratori – la nostra – e restituirne così un racconto più reale e più completo.

Chi non ha un contratto di lavoro è un lavoratore come gli altri?
E chi ne ha più d’uno, è un super lavoratore?
Come spiego a mia madre che sono un social media manager di successo, mentre lei mi crede un giornalista disoccupato?
Quali indizi segnano il confine che separa la cucina dall’ufficio?
E ancora, conviene lavorare per gli amici?
Cosa intendi per domenica?

Se hai sentito spesso queste domande e magari conosci le risposte, probabilmente sei un freelance anche tu. Sai anche quanto sia difficile comprendere il mondo e la vita di un freelance, perché a quanto pare il mondo crede ancora che il lavoro dipendente sia l’unico vero protagonista.

In realtà le ultime ricerche in materia parlano chiaro: i lavoratori autonomi stanno aumentando in tutto il mondo. Negli Stati Uniti è autonomo un lavoratore su cinque, in Italia quasi uno su quattro. The Economist ha dedicato la copertina del primo numero dell’anno ai freelance. “Sono – dice il settimanale – la nuova forza lavoro della on-demand economy“, cioè di un sistema nel quale le persone vengono impiegate solo per il tempo in cui sono strettamente necessarie.
Knowledge economy, sharing economy, on-demand economy: tutti i sistemi economici contemporanei coinvolgono o sono incentrati sui freelance.

Se è ormai chiaro che il professionista indipendente sarà il protagonista nello scenario futuro del lavoro, è interessante chiedersi: chi è davvero il freelance? Come lavora e vive? Volendo essere concreti, come funzionano le sue giornate?

Per arrivare a capire qualcosa di più del nostro mondo e conoscerlo “dati alla mano”, ti chiediamo di partecipare a questa ricerca. Dovrai tenere un piccolo diario delle tue giornate per una settimana, compreso il weekend (siamo freelance, no?). Non ti preoccupare, la compilazione richiede pochi minuti al giorno. Alla fine immetterai i dati, in un’unica soluzione, al link che ti verrà segnalato via email. Semplice!

Se hai già dato la tua disponibilità hai con te il Diario del freelance, il bloc-notes del progetto “retrofront” creato da Dewrec riusando la carta dei manifesti elettorali non affissi (con la personalizzazione per Acta!). Prendi pure appunti, schizzi, disegni, oppure segna tutto sullo smart phone o sul pc: sta a te scegliere la maniera che ti è più comoda.
Non hai ancora un diario retrofront? Scrivici per aderire alla rilevazione dati e te ne riserveremo una copia!

» Aderisci scrivendo a diario@actainrete.it.

 

Grazie!

 

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di ACTA tempo di lettura: 2 min
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