Una proposta per un fisco meno ostile
17 Febbraio 2022 Fisco
In tema fiscale ACTA ritiene urgente intervenire a sostegno dei lavoratori autonomi a basso reddito.
Un recente rapporto sulla povertà lavorativa in Italia evidenzia che gli autonomi hanno maggiore probabilità di essere working poor e ciò emerge soprattutto se si considerano i redditi al netto delle imposte e dei contributi ( si veda il rapporto a pagina 13).
La proposta ha come criteri guida il superamento delle disparità orizzontali tra autonomi e dipendenti, che, come abbiamo evidenziato, discrimina i lavoratori a basso reddito, e l’alleggerimento degli anticipi, particolarmente gravosi per chi non può attingere al risparmio.
Il superamento della disparità tra autonomi e dipendenti
Per superare le attuali discriminazioni a svantaggio dei lavoratori autonomi a basso reddito si propone la parificazione delle esenzioni e detrazioni fiscali, da raggiungere con:
• la parificazione della cosiddetta no Tax Area, che attualmente è 5.500 euro per gli autonomi e 8.174 per i dipendenti
• l’applicazione anche agli autonomi dei vari “bonus” o risparmi fiscali (nato come bonus Renzi, poi modificato e in parte ridimensionato con ultima riforma).
L’alleggerimento degli anticipi
L’attuale sistema di pagamento delle imposte con saldi e acconti sull’anno futuro è estremamente impegnativo e costringe spesso a ricorrere a prestiti bancari. Si propone in sostituzione il versamento delle imposte (IVA e IRPEF e contributi INPS) in rate trimestrali o mensili, senza il pagamento di interessi passivi.