Dietro le quinte: lavoro autonomo nell’audiovisivo e nell’editoria
13 Giugno 2022 Lavoro
AGGIORNAMENTO 21/6: La presentazione della ricerca a Milano è spostata al 6 luglio, in fondo alla pagina tutti i dettagli
Come si lavora oggi nell’audiovisivo? Quali differenze ci sono tra le professioni tecniche e quelle autoriali? Quanto hanno impattato i nuovi player come Netflix e Amazon Prime sul mercato?
E, poi: quante persone e quali ruoli servono per produrre un libro? E che significa che oggi molto del lavoro necessario è “esternalizzato”?
Queste sono alcune delle domande cui abbiamo provato a rispondere nella nostra ricerca (da ottobre 2020 a ottobre 2021) su audiovisivo ed editoria libraria in Lombardia e Veneto, in collaborazione con l’Università di Milano e l’Università di Verona.
I risultati sono diventati una pubblicazione open access, Dietro le quinte. Indagine sul lavoro autonomo nell’audiovisivo e nell’editoria libraria, nella collana “Itinerari di diritto e relazioni di lavoro” della Fondazione Brodolini.
Ci siamo focalizzati sulle innovazioni tecnologiche e come queste si riverberano sull’occupazione, sui nuovi profili professionali, sulla capacità delle rivendicazioni di lavoratori e lavoratrici.
Una domanda potrebbe sorgere spontanea: perché mettere insieme audiovisivo ed editoria libraria?
Come scrive Sergio Bologna nell’Introduzione al volume: «L’indagine su due settori del lavoro cognitivo che presentano forti differenze ma anche alcune affinità è partita dalla percezione che lo status giuridico del lavoro indipendente non è per sé solo sufficiente a definire l’identità di un professionista né il sistema valoriale che ne caratterizza i comportamenti né il rapporto con le opportunità che gli offre il mercato».
E difatti i due settori, uno che sembra in crisi perenne (l’editoria) e l’altro protagonista di un profondo dinamismo (l’audiovisivo), presentano affinità e divergenze interessanti che possono fungere da cardine per lo studio di tutto il comparto creativo e culturale.
Inoltre, mentre per l’editoria si è potuto fare affidamento sulla ricerca inaugurata nel 2019 da Redacta, l’inchiesta permanente sull’editoria promossa da alcuni soci e alcune socie di Acta, l’analisi del settore audiovisivo si è sviluppata da zero ed è subito stato chiaro quanto il settore sia frammentato, complesso e cangiante.
Capire i settori a partire da chi ci lavora
Nello spirito di Acta, la ricognizione di entrambi i settori si è sviluppata a partire dal confronto con i lavoratori e le lavoratrici: se non loro, chi altri?
È nostra convinzione, infatti, che solo chi “frequenta” il proprio lavoro quotidianamente possieda un punto di vista efficace e disincantato rispetto alle proprie mansioni. Ed è solo dall’unione e dalla messa in comune di tutti questi punti di vista che si può, eventualmente, far scaturire il cambiamento.
Mercoledì 6 luglio alle 19.00 presenteremo questa ricerca alla Libreria Calusca di Milano (Via Conchetta, 18).
Ci vediamo là!