ACTA e la Rete incontrano i giornalisti freelance (USGF)
18 Settembre 2009 Lavoro, News
Milano, 27 luglio 2009 – ACTA e La RETE hanno incontrato i rappresentanti dell’USGF – Unione Sindacale giornalisti Freelance.
All’incontro erano presenti:
- ACTA (Alfonso Miceli)
- I – Network (Dilva Giannelli)
- RETE (Massimo Gozzetti)
- Marcello Saponaro (Consigliere Regione Lombardia) e il suo consulente Lele Rozza.
L’incontro nasce su iniziativa di Saponaro, e segue la conferenza stampa del 6 luglio, in cui abbiamo presentato ai media la proposta di legge a livello regionale elaborata con ACTA e la RETE.
Saponaro ha dichiarato la sua intenzione di portare avanti, in vista delle prossime scadenze elettorali, proposte di interventi e soluzioni che vadano incontro agli interessi dei professionisti autonomi e dei freelance (giornalisti). Interesse comune del Consigliere e delle Associazioni è quello di realizzare eventi e iniziative che abbiano un forte impatto sui media e sull’opinione pubblica.
Nella conferenza stampa del 6 luglio abbiamo constatato che il riferimento ai “lavoratori freelance” ha attratto l’attenzione dei media. Saponaro e i suoi consulenti hanno quindi proposto di allargare il coinvolgimento nelle iniziative a sostegno di proposte di legge regionali all’associazione dei giornalisti freelance, che potrebbero essere interessati alle questioni poste da ACTA e dalla RETE.
Interessi/bisogni comuni (freelance e professionisti autonomi)
L’incontro era dunque finalizzato a comprendere:
- quali interessi in comune potevamo avere come ACTA e come RETE con l’Associazione dei Giornalisti Freelance;
- quali iniziative portare avanti con Saponaro nel reciproco interesse e nelle differenti appartenenze (politici da una parte, associazioni dall’altra).
Nel primo giro di presentazione abbiamo cominciato ad avere risposte positive al primo punto.
Pubblicisti e giornalisti sono raccolti in un unico sindacato, che però ha dato dimostrazione di difendere l’interesse dei soli “contrattualizzati” (cioè dei giornalisti assunti con contratto a tempo indeterminato), anche se ormai il “70% dei media italiani utilizza giornalisti freelance”.
In seguito a questa situazione, un gruppo “dissenziente” di freelance, con una mozione approvata al congresso nazionale nel 2005, ha costituito “Senza Bavaglio”, organismo di base interno al sindacato per rappresentare i freelance.
Ma in occasione dell’ultima vertenza contrattuale, rimasta insoluta, per il rinnovo del CCNL, i freelance sono stati completamente abbandonati dalla componente centrale del sindacato. In seguito a ciò, hanno deciso di costituire la loro sigla sindacale autonoma: USGFL – Unione Sindacale Giornalisti Free Lance.
Di che cosa hanno bisogno i freelance del giornalismo? Soprattutto di “aiuti pratici”… Benché versino un’aliquota INPS inferiore alla nostra (a loro carico c’è il 12%), sono molto preoccupati dal loro futuro pensionistico (l’aspettativa è di percepire circa 700 euro di pensione al mese). Non si sentono tutelati in alcun modo, e gli editori hanno ridotto fortemente i compensi (e si chiedono in che modo questa riduzione può essere in relazione con un mercato del lavoro falsato da una spaccatura fra tutelati e non tutelati, vale a dire si accetta “l’inferno” del precariato in vista del “paradiso” dell’assunzione).
Attualmente hanno circa 500 iscritti.
Si passa poi a discutere quali iniziative portare avanti nell’interesse di tutte le parti e quali sono gli interessi/bisogni comuni a professionisti e free lance.
Iniziative proposte :
- approvazione PDL Regionale
- incontri con rappresentanti istituzionali (lobbying)
- informazione, aspetto culturale.
Punto 1: l’approvazione del PDL segue la sua presentazione già avvenuta. Gli incontri istituzionali servono per aumentare il nostro potere di pressione.
Punto 2: si decide tramite Saponaro di richiedere un’audizione presso le Commissioni Regionali Attività Produttive e Formazione (le commissioni sono formate da membri della maggioranza e dell’opposizione).
Punto 3: entro il 31 dicembre 2009 realizzare un evento pubblico (convegno o altro) sui temi di nostro interesse e informare su quanto si sta facendo a livello regionale.
Iniziative comuni proposte
I rappresentanti dei giornalisti free lance giudicano molto interessante la proposta regionale già presentata da Saponaro.
Si decide di portare avanti iniziative nelle seguenti aree:
- creazione di uno “sportello freelance”, con servizi informativi su fisco, previdenza, ecc. Si pensa anche a una eventuale banca dati che faciliti l’incontro domanda-offerta di lavoro;
- forme di sostegno per la formazione e l’aggiornamento;
- Voucher per il sostegno economico per l’avvio – e la permanenza – nell’attività;
- Freelance café (luogo d’incontro e di lavoro per professionisti free lance);
- Creazione di un organismo terzo che si occupi del recupero crediti (con un meccanismo del tipo: il professionista gira la fattura all’ente, che effettua subito il pagamento trattenendo una percentuale su quanto dovuto. Sarà poi l’ente a riscuotere direttamente dai clienti).
Presto ci sarà un aggiornamento per portare avanti la procedura di audizione presso le Commissioni Regionali.