DicaNo33: il Ministro Giovannini bloccherà l'aumento dei contributi
19 Novembre 2013 Acta informa, Lavoro, News, Previdenza
Secondo quanto riportato dal Sole24 ore, il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha presentato un pacchetto di emendamenti contenente anche la sospensione di un anno dell’aumento dei contributi previdenziali per gli iscritti alla gestione separata. Sullo stesso tema aveva presentato un emendamento la senatrice del Pd, Rita Ghedini. Si sono inoltre dichiarati favorevoli alla sospensione i presidenti delle commissioni lavoro alla Camera e al Senato, rispettivamente Cesare Damiano e Maurizio Sacconi.
È una notizia importante che speriamo sia confermata.
Ma dobbiamo continuare la nostra campagna di sensibilizzazione per arrivare a risolvere la questione strutturalmente.
Grazie a tutti i 16.800 che hanno firmato la petizione online lanciata da Acta!
6 Commenti
paolo
ReplyNell’ultimo rapporto annuale 2012 INPS, si vede che lo Stato ha integrato le spese previdenziali con 90 miliardi di euro, con una buona parte che proviene dall’IVA e soprattutto dall’aumento IVA di due punti che equivale a 2,7 punti di contributi previdenziali come “cuneo fiscale” con la differenza che nella fase pensionistica della vita, i primi non conteranno nulla a differenza dei secondi.
La riforma Fornero va nella direzione giusta e le correzioni che si stanno facendo, fanno fare un salto indietro a tutti gli autonomi.
Gli emendamenti dovrebbero prevedere la riduzione immediata delle aliquote IVA, almeno fino al 10% e compensare, ma solo in parte, con i contributi previdenziali allineandoli a quelli dei dipendenti per non creare disparità in futuro.
E si avrebbe anche una riduzione del cuneo fiscale.
cad.f.a@tiscali.it
ReplySi ma non si può ogni anno rovinarsi il fegato così basta!!!!!
Riccardo
ReplyIncrociamo le dita!
Christian
ReplySperiamo bene. Ma bisogna che si cambi registro! Dovete tutti promuovere a più non posso questa iniziativa, perché il numero dei firmatari sta rallentando. E’ un’agonia che ogni anno si debba arrivare alla situazione di sperare che questo(mortale per noi) aumento venga bloccato. Bisogna andare forti di tanti sottoscriventi per chiedere una riforma strutturale, perché il 33% di INPS(che non ci da alcun vantaggio) ci ucciderebbe, anzi andrebbe diminuita l’aliquota attuale al livello degli altri professionisti.. Non è possibile che per guadagnare come un professionista con cassa dobbiamo fatturare molto di più, che per guadagnate come un agente di commercio dobbiamo fatturare molto di più. Io ritengo di avere un’ottima professionalità(creata e sudata sul campo) e vedere che vale economicamente meno di altre categorie, mi fa arrabbiare tutti i giorni. Volevo ringraziare personalmente ACTA per la battaglia che sta sostenendo per e con noi,. Rimane l’unica voce che abbiamo, visto che la considerazione che ha il governo nei nostri confronti è pari a ZERO. Anzi siamo solamente una “VACCA” da mungere per rimpinguare le casse INPS senza avere alcun vantaggio… Se penso a quanto verso ed a quanto sarà la mia pensione(se mai l’avrò!!), mi viene da correre a fare il dipendente domattina. Allora mi chiedo a cosa serve farsi in quattro per dare il massimo, per avere solo schiaffi dal nostro stato, che dovrebbe tutelare dei lavoratori che sono importanti solamente per: altissima professionalità e… super versamenti INPS. Io sono stufo di questo, se lottiamo insieme forse, e dico forse ci ascolteranno.
Scusate per lo sfogo, ma la voglia di combattere così passa e va scemando di giorno in giorno.
MAX
ReplyBene.
Ora ci sarebbero tante proposte intelligenti da fare per il lavoro autonomo.
Sia da un punto di vista contributivo sia da un punto di vista prettamente fiscale.
LA giustizia non può chiedersi solo per i dipendenti.