Cavalli, professionisti e retribuzioni da fame
16 Gennaio 2010 Diritti, News, Vita da freelance
Ancora una volta il Corriere della Sera raccoglie la voce di ACTA. All’interno di un ampio servizio dedicato alla crisi del mondo professionale, il dorso del Lunedì del Corriere della Sera approfondisce la difficile situazione dei lavoratori autonomi. Si legge nell’articolo a firma di rita Querzé, “I professionisti: crisi, futuro a rischio per i giovani“:
La crisi rende drammatiche alcune situazioni. Ci sono traduttori che guadagnano 45 euro lordi al giorno, che poi vuol dire 25 euro netti: la paga degli immigrati che raccolgono arance al Sud», lamenta Anna Soru, presidente di Acta, associazione che cerca di organizzare questo mondo. «Ma il problema è più profondo – continua Soru -. Il fatto è che il cavallo non beve oggi. Ma non beveva nemmeno prima della crisi». «Il cavallo» sarebbe il mondo dell’ impresa. «Si fa tanto parlare del bisogno di laureati ma la verità è che, nella stragrande maggioranza dei casi, le aziende non li vogliono. A meno che non si accontentino di retribuzioni da fame», lamenta Soru.