Statuto del lavoro autonomo approvato dalla Camera
9 Marzo 2017 Lavoro
Oggi la Camera ha votato lo Statuto sul lavoro autonomo con le modifiche introdotte dalla Commissione Lavoro alla Camera.
Dopo questa votazione lo Statuto dovrà tornare al Senato e speriamo che si tratti di un passaggio formale, che porti a una rapida approvazione.
Quali sono le modifiche introdotte dalla Commissione Lavoro della Camera?
Sono 3 le modifiche rilevanti per i professionisti autonomi.
1. Meno sussidiarità a favore degli ordini e #NoLegge4gatti
Dall’articolo 5 è stato depennato il (giustamente) contestatissimo comma che riconosceva il ruolo sussidiario delle professioni ordinistiche, e demandava ai professionisti con ordini “l’assolvimento di compiti e funzioni finalizzati alla deflazione del contenzioso giudiziario e ad introdurre semplificazioni in materia di certificazione dell’adeguatezza dei fabbricati alle norme di sicurezza ed energetiche“.
E soprattutto sono stati respinti gli emendamenti che miravano a introdurre nuove restrizioni corporative, a favore degli iscritti ad associazioni riconosciute sulla base della legge 4/2013. La commissione ha cioè confermato il nostro #NoLegge4gatti.
2. Una delega per ampliare le prestazioni sociali
Nell’articolo 6 è stata aggiunta una delega al Governo affinché intervenga a favore dei professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS (una delega era già prevista per interventi a favore dei professionisti con casse private).
Obiettivi della nuova delega sono:
a) ridurre i requisiti di accesso alle prestazioni di maternità, incrementando il numero di mesi precedenti al periodo indennizzabile entro cui individuare le tre mensilità di contribuzione dovuta, nonché introduzione di minimali e massimali per le medesime prestazioni;
b) modificare i requisiti dell’indennità di malattia, incrementando la platea dei beneficiari anche includendo soggetti che abbiano superato il tetto del 70% del massimale ed eventualmente prevedendo l’esclusione della corresponsione dell’indennità per i soli eventi di durata inferiore a tre giorni (e non ai quattro giorni, come è attualmente).
Misure che potranno portare ad un aumento dell’aliquota aggiuntiva (attualmente pari allo 0,72%) di una misura non superiore a 0,5 punti percentuali.
3. Un chiarimento sulla legge che promuove la partecipazione dei freelance agli appalti pubblici e bandi.
In essa si fa riferimento non solo all’apertura di bandi e appalti a incarichi personali di consulenza o ricerca, ma, con riferimento agli appalti pubblici, si parla in maniera più ampia di apertura ai freelance per la prestazioni di servizi.