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In arrivo FreeJourn, la nuova piattaforma dei reporter freelance

29 Marzo 2017 Diritti, News

Riceviamo questo annuncio dalle curatrici del progetto FreeJourn. Sosteniamo la loro iniziativa e la diffondiamo volentieri, auspicando quei cambiamenti nelle prassi del settore giornalistico che valorizzino i freelancer.

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Sarà on line a giugno FreeJourn, la prima piattaforma collaborativa dedicata ai giornalisti freelance, pensata per valorizzarne le competenze e offrire un riconoscimento adeguato – anche economico – del loro lavoro. FreeJourn, scelto come progetto da finanziare dal bando per l’innovazione nell’editoria di Google (DNI fund), nasce da un ragionamento sul panorama editoriale e cerca di ribaltarne alcuni meccanismi e dinamiche ossidate.

In Italia, infatti, i reporter freelance vengono usati come risorsa di ultima istanza, non correttamente valorizzata e professionalmente riconosciuta: un errore specie in tempi in cui la riduzione dei budget e le modalità del lavoro portano verso la concentrazione dell’attività all’interno delle redazioni, riducendo le possibilità di reportage e inchieste sul campo.

FreeJourn vuole riscrivere le regole del gioco, proponendo un modello alternativo che coinvolge tanto i giornalisti quanto il loro pubblico e gli editori. Come?

La piattaforma offre ai reporter freelance una vetrina attraverso cui presentare se stessi, i propri lavori e le proprie idee. Su FreeJourn i freelance potranno proporre ai lettori i propri progetti (di scrittura, video, foto), chiedendo loro di finanziarli: un sistema di crowdfunding verticale unico nel suo genere. Inoltre, i freelance potranno costituire reti di lavoro, per collaborare su progetti locali o transnazionali, ampliando così le possibilità di indagine, racconto e confronto.

FreeJourn si struttura sulla base di due assi: la competenza del freelance e la sua area geografica di riferimento, cioè dove si trova. Questo per valorizzare le effettive conoscenze di ognuno e la capacità di offrire un approccio “non emergenziale”, bensì informato e strutturato, all’attività professionale.

I lettori di FreeJourn possono anche diventare committenti, suggerendo spunti di indagine o storie da scrivere. Ogni freelance potenzialmente interessato allo spunto (per area geografica o per competenza) può dire come intende realizzarlo, e più proposte possono essere finanziate contemporaneamente: l’obiettivo è sempre quello di un lavoro in cooperazione e non gli uni contro gli altri.

FreeJourn stringerà accordi con partner di vario genere: dai media ai centri studi, passando per Ong e associazioni. Oltre ad avere nuove forme di finanziamento per i propri progetti, i freelance potranno anche trovare in FreeJourn nuovi committenti e occasioni professionali.

FreeJourn nasce da un’idea del dipartimento innovazione di News3.0: è un progetto autonomo che non prevede pubblicità, ma solo partnerhsip e sponsorship. In attesa della piattaforma è disponibile un blog e sono attive le pre-iscrizioni dei freelance. Per pre-iscriversi o per ottenere informazioni, manda una mail a team@freejourn.com.

Giovanna Faggionato e Gea Scancarello, team FreeJourn

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di ACTA tempo di lettura: 2 min
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