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I bassi compensi dei violinisti di Sanremo: eccezione o regola?

6 Febbraio 2020 Lavoro, Vita da freelance

Per denunciare i bassi compensi dei musicisti che non fanno parte dell’orchestra, il direttore Beppe Vessicchio ha polemicamente lanciato la campagna “adotta un violinista di Sanremo”,

Infatti, come rivela il sito senzafiltro un musicista “aggiunto” che lavora come freelance viene pagato 50 euro per una giornata di lavoro che inizia alle 10 del mattino e si protrae sino alle 21 o oltre.

Ma si potrebbe lanciare anche la campagna “adotta un redattore freelance” o “adotta un giornalista freelance” e così via, declinando per le varie professioni svolte dai freelance, ai quali l’alta qualifica del lavoro svolto non garantisce compensi proporzionati.

Una ricerca che stiamo svolgendo per conto dell’Unione Europea ci ha dato l’occasione di esaminare i dati sui redditi (progetto SWIRL, fonte Eurostat EU-silc).

Il grafico successivo compara la mediana dei redditi annui lordi, comprensivi di imposte e contributi. La mediana, ovvero il dato centrale (che separa la metà che guadagna di più dalla metà che guadagna di meno), rappresenta la distribuzione del reddito meglio della media, che è fortemente influenzata dai dati estremi (soprattutto i pochi che hanno un reddito altissimo). Il grafico evidenzia che la qualifica in genere è riconosciuta: chi ha un lavoro ad alta qualifica generalmente guadagna di più.

Scomponendo i dati, si osserva tuttavia che la qualifica è importante, ma influisce sul reddito annuo meno del “posto fisso”. Un dipendente a tempo indeterminato a bassa qualifica guadagna più di un professionista e di un dipendente a termine, entrambi ad alta qualifica.

In parte ciò è dovuto alla continuità del lavoro, un dipendente con posto fisso lavora tutto l’anno, un lavoratore temporaneo o un freelance può avere dei periodi di non lavoro. Ma il confronto sui redditi orari, depurati dunque dall’effetto discontinuità, mostra risultati non molto diversi: il valore mediano del compenso di un freelance (circa 17 euro lordi) è inferiore a quello di un dipendente stabile a bassa qualifica.

Concentrandoci sui redditi più bassi, scopriamo che sotto i 10 euro all’ora lavora il 36% dei freelance e una percentuale quasi doppia se consideriamo i settori dei servizi legati alla cultura. Tra questi i violinisti aggiunti di Sanremo, i cui bassi compensi non sono un’eccezione, ma la regola.

“La cultura non si mangia” è la frase attribuita all’ex ministro Tremonti. Forse intendeva dire che “con la cultura non si mangia”.

 

Anna Soru

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di Anna Soru tempo di lettura: 2 min
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