Coronavirus e lavoro freelance: un nuovo sondaggio
Una nuova proposta e un nuovo sondaggio per i lavoratori indipendenti costretti allo stop forzato
Alla fine di febbraio, in seguito alle prime misure di contenimento alla diffusione del coronavirus, abbiamo lanciato un primo sondaggio e in seguito ad esso abbiamo redatto alcune proposte per aiutare i freelance ad affrontare le difficoltà che stavano emergendo.
A distanza di 15 giorni la situazione è precipitata ed è ormai evidente a tutti che le ripercussioni di questa crisi saranno certamente molto più gravi, come peraltro confermano mail e messaggi che riceviamo.
Le misure che avevamo proposto allora (sospensione dei versamenti contributivi e fiscali e anticipo di 12 mesi del periodo su cui si calcoleranno indennità di malattia e maternità) sono tuttora valide e prioritarie, ma non sufficienti.
È diventato urgente intervenire con indennità che aiutino a superare questo periodo di non lavoro forzato. Un’operazione non facile in un paese in cui il sistema degli ammortizzatori sociali è modellato per il lavoro dipendente, ma altre volte l’emergenza è stata l’occasione per innovazioni rilevanti. Può essere un primo passo per una revisione complessiva del welfare.
La nostra proposta è dunque l’erogazione di una indennità mensile, di almeno tre mesi, sino alla fine del periodo emergenziale, per tutti i freelance che ne facciano richiesta, da restituire in fase di dichiarazione dei redditi nel caso in cui il reddito 2020 risultasse, al contrario, aumentato.
Queste stesse proposte sono state presentate a rappresentanti del Governo, speriamo che siano state accolte nel piano di intervento che stanno definendo in questi giorni.
Per monitorare la situazione ti chiediamo di rispondere a un nuovo sondaggio.