Gestione Separata INPS in forte attivo anche in pandemia
1 Dicembre 2021 Acta informa, Malattia, Maternità
In attesa dei primi dati sull’ISCRO, che potranno arrivare solo nel prossimo anno, siamo andati a verificare come sono cambiati i conti della Gestione Separata nel 2020 in seguito allo stress test della pandemia ed aggiornare quanto evidenziato sul 2019 per le prestazioni assistenziali.
Anche per il 2020 abbiamo utilizzato il rendiconto generale dell’INPS, Tomo II, approvato nel giugno 2021.
I contributi versati
A pagina 232 si legge che, in riferimento al 2020, l’ammontare complessivo dei contributi a carico dei committenti e/o degli iscritti per prestazioni a sostegno del reddito ammonta a:
153,106 mln, così composti: per un importo pari a 52,724 mln, dal contributo aggiuntivo per la copertura delle indennità di maternità e paternità relative ai periodi di astensione obbligatoria dell’attività lavorativa (art. 7 D.l. del 12 luglio 2007) e per un importo pari a 100,382 mln, dal contributo aggiuntivo per la copertura delle prestazioni economiche temporanee, quale malattia, maternità, assegni per il nucleo famigliare e indennità per congedo parentale (art. 59 c.16 della legge 449/97).
[Queste voci sono finanziate con lo 0,72% di contribuzione da parte di tutti gli iscritti alla Gestione separata INPS, n.d.r.]
45,451 mln relativi al contributo aggiuntivo DIS-COLL (Legge 81/2017).
[sussidio di disoccupazione che interessa solo una parte dei collaboratori coordinati e continuativi e che è finanziato con un ulteriore 0,51% di contribuzione, n.d.r.]
Le indennità erogate
Nella stessa pagina sono forniti i dati sulle prestazioni erogate, ma con alcune evidenti incongruenze (la cifra del totale delle prestazioni per malattia, maternità assegni familiari e dis-coll è uguale alla cifra della sola dis-col e la somma delle altre prestazioni non è coerente con quella riportata nell’allegato).
Per questo abbiamo utilizzato i dati dell’allegato 4 a pagina 244 dello stesso Tomo.
Da essi risulta che le indennità complessivamente erogate per prestazioni assistenziali sono state 17,62 mln, e quelle per dis-coll 55,345 mln.
L’attivo delle prestazioni assistenziali della Gestione Separata INPS
Considerando le misure assistenziali (indennità per malattia, maternità, congedi parentali e assegni familiari), che interessano sia i professionisti che i collaboratori coordinati e continuativi, i dati confermano un attivo straordinariamente elevato: 135,5 mln, nonostante un calo rispetto ai 146,3 mln del 2019. Calo che è dovuto sia alla diminuzione dei contributi (da 161,5 a 153,1 mln), causata dalla contrazione dei redditi e dei contribuenti, sia alla crescita delle indennità da 15,165 mln a 17,626 ml, legata all’aumento degli assegni familiari e delle indennità di malattia.
Lieve passivo sulla disoccupazione dei collaboratori (Dis-coll)…
Come ci si poteva attendere in un anno in cui il ricorso alla disoccupazione è stato da record a causa dei lockdown, le indennità di disoccupazione (55,345 mln) hanno superato quanto versato (45,451 mln).
Il saldo negativo è però piuttosto contenuto, -9,894 mln, ampiamente recuperabile con gli attivi degli anni precedenti (nel solo 2019 questa voce era attiva per 9,416 mln) o con l’attivo delle altre voci.
…ma Gestione Separata INPS in forte attivo
Infatti, anche con la dis-coll, la Gestione Separata INPS conferma di restare largamente in attivo, persino in un anno straordinario come il 2020.
È sempre più incomprensibile l’aumento dello 0,26% per finanziare la sperimentazione ISCRO, che avrebbe potuto essere agevolmente finanziata con quanto già versato.
Soprattutto se si pensa che nel frattempo è stato deciso che l’INPS dovrà incorporare l’INPGI1, la cassa previdenziale dei giornalisti dipendenti, con tutto il suo fardello di debiti (200 milioni l’anno), senza fare un plissé.