Domani, 21 settembre, ACTA parteciperà a una conferenza stampa che si terrà alla Camera dei Deputati (Sala Berlinguer) insieme ad altre associazioni promotrici di una proposta di definizione di un salario minimo in Italia.

L’iniziativa oltre a presentare la proposta di legge delle associazioni sul salario minimo e la rappresentanza sindacale, verterà in generale sulle due predette tematiche, sul contesto politico di riferimento dopo l’abolizione del RDC e la procrastinazione del governo sulla misura del salario minimo, il ruolo del CNEL, le posizioni del governo, l’iter legislativo del DDL delle opposizioni e sulla petizione ex art. 50 Cost (verso cui le associazioni ribadiranno il sostegno, essendo presenti parte delle loro istanze). Si affronterà altresì il quadro normativo europeo della direttiva sul salario minimo, il tema del cuneo fiscale. I successivi step dopo il passaggio in commissione Lavoro del 25 settembre, trascorsi i fatidici 60 giorni, per evitare che il governo (temporeggiatore) tenti di smorzare con bonus corporativi la situazione di disagio sociale e l’urgenza di questa misura. Le associazioni ribadiscono la necessità di creare forme di triangolazione fra partiti, sindacati e associazioni per creare una pressione culturale sul tema. Altri temi irrisolti riguardano le partite IVA, gli autonomi, i tirocini, il praticantato, la frammentazione delle tipologie contrattuali, la precarietà del lavoro e le basse retribuzioni dei giovani costretti a emigrare.