#DicaNo33
Appello ai candidati per le elezioni politiche e regionali 2013
L’Italia è malata.
Di mancata crescita, debito pubblico, inoccupazione strutturale, inefficienza della macchina statale, crescente pressione fiscale, vecchi corporativismi. In questa Italia malata c’è un popolo, che ogni giorno cresce, di lavoratori che fanno della propria autonomia un valore e della propria indipendenza l’arma per stare sul mercato. Ma che oggi rischia di venire cancellato.
I nostri diritti non hanno cittadinanza.
Siamo contribuenti certi, come i lavoratori dipendenti. Perché lavoriamo con regolari contratti per imprese e pubblica amministrazione. Ma non siamo cittadini come loro: siamo esclusi dal welfare, che finanziamo ampiamente attraverso il meccanismo perverso della Gestione Separata INPS. Siamo lavoratori indipendenti, come professionisti, artigiani e commercianti. Ma il nostro prelievo contributivo è del 27%, mentre il loro è rispettivamente del 14% e del 21%. Dove sta l’equità? Dove stanno le regole di mercato?
Il nostro lavoro è in pericolo.
In dieci anni la nostra contribuzione INPS è passata dal 10% all’attuale 27%. E se non sarà cambiata la legge approvata nel 2012, arriverà al 33%. Questo significherà la morte delle nostre attività, in un momento in cui tutti stiamo già lottando per la sopravvivenza economica. Questo non è accettabile!
“Dica: no 33!”
Nel rispetto della Sua visione e in coerenza con le politiche che vorrà perseguire nella prossima legislatura, Le chiediamo di impegnarsi a non gravare il lavoro indipendente di un ulteriore carico che non può più tollerare. Le chiediamo di rendere esplicita la Sua volontà aderendo a questo appello che ACTA, Associazione Consulenti Terziario Avanzato, sta diffondendo fra tutti i canditati alle elezioni politiche 2013. Dica: no 33!