Assegni familiari
L'assegno al nucleo familiare è stato quasi integralmente sostituito dall'Assegno Unico Figli, ma persistono per le situazioni in cui non si ha diritto all'Assegno Unico Figli ed è ancora possibile chiedere gli arretrati per gli anni passati.
I lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS, come collaboratori o come liberi professionisti avevano diritto agli assegni familiari (denominati Assegni al Nucleo Familiare - ANF), se avevano figli minori e/o familiari inabili, continuano ad averne diritto se non hanno figli a carico, ma hanno altri familiari a carico. Per ogni figlio poteva richiederli solo uno dei due genitori.
Chi ha diritto agli assegni familiari
Sono necessarie le seguenti condizioni:
- aver versato alla Gestione separata INPS i contributi aggiuntivi previdenziali, pari attualmente allo 0,72%. Sono perciò esclusi i pensionati e coloro che son iscritti ad altre forme pensionistiche obbligatorie (dipendenti, commercianti etc) e pertanto non versano lo 0,72% alla gestione separata INPS;
- è necessario che il reddito complessivo del nucleo familiare (dei due coniugi/parte di unione civile o del solo lavoratore richiedente) sia composto, per almeno il 70%, da reddito derivante da reddito dipendente o da reddito da collaboratore e professionista iscritto alla gestione separata.
Quanto spetta
L’importo dell’assegno varia, come per i lavoratori dipendenti, in base al numero dei componenti, alla tipologia e al reddito complessivo percepito dal nucleo stesso, secondo quanto stabilito nelle tabelle reddituali pubblicate ogni anno (tabelle ANF per il 2020).
Qual è il reddito di riferimento
Gli assegni vengono calcolati sulla base del reddito. Per questo, occorre richiederli posticipatamente dopo aver fatto la dichiarazione per l’anno in corso (ad esempio: gli assegni del 2020 potranno essere richiesti dopo aver presentato la dichiarazione Unico 2020, sui redditi 2019). Il diritto all’ANF viene riconosciuto anche se nell’anno di riferimento il reddito del nucleo del richiedente (di qualsiasi natura) sia uguale a zero o risultino solo redditi negativi (circolare INPS n. 25/2006).
Quando presentare la domanda
La domanda deve essere presentata esclusivamente attraverso il servizio online dedicato, a decorrere dal 1° febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono stati corrisposti gli emolumenti. Qualora la domanda sia presentata per un periodo pregresso, gli arretrati spettanti sono corrisposti nel limite massimo di cinque anni (prescrizione quinquennale).
Come fare per ricevere gli assegni familiari
- Compilare una domanda di autorizzazione all’erogazione degli assegni. La domanda si compila presso i patronati e successivamente l’Inps invia una autorizzazione formale che dura per 5 anni.
- Compilare un modello (SR163, disponibile sul sito INPS) da far timbrare alla banca presso la quale si ha il conto corrente sul quale si vuole ricevere il versamento.
Cosa occorre per la compilazione della domanda da soli su INPS online (o, se avete difficoltà, con l'aiuto dei patronati)
- codice fiscale personale, del coniuge, dei figli;
- dichiarazione dei redditi personale e del coniuge;
- autocertificazione dell’altro genitore che dichiara di rinunciare agli ANF per il periodo della domanda in questione;
- modelli di autorizzazione e bancario di cui si è detto sopra;
- una grande pazienza.
Una volta compilata la domanda, se non ci sono errori, dopo qualche mese riceverete l’importo sul conto e un foglio di rendiconto dell’Inps.